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La qualità della relazione tra mamma e nascituro mitiga gli effetti del cortisolo

Ginecologia Redazione DottNet | 17/11/2021 15:24

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of Child Psychology and Psychiatry

La qualità della relazione che si instaura tra la mamma e il suo bambino dopo la nascita è un fattore in grado di eliminare gli effetti negativi sul neonato dell'esposizione a un alto livello di stress in gravidanza. Lo rileva uno studio italiano, dell'Irccs Medea -Associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), pubblicato sul Journal of Child Psychology and Psychiatry. Il lavoro, messo a punto dall'IRCCS Eugenio Medea in collaborazione con lo University College London e tuttora in corso, ha coinvolto 94 coppie mamma-bambino reclutate sin dalla gravidanza presso gli Ospedali Valduce di Como, Mandic di Merate e Fatebenefratelli di Erba e seguite nel corso dei primi anni di vita del bambino, anche attraverso la collaborazione con i centri vaccinali delle ATS Insubria e Brianza. Precedenti lavori del gruppo di ricerca hanno mostrato come lo stress vissuto dalle future mamme in gravidanza e, in particolare, i livelli di cortisolo, il principale "ormone dello stress", influenzino la risposta del bambino allo stress già a poche ore dalla nascita.

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I nuovi risultati dello studio mostrano per la prima volta come la qualità della relazione che si instaura nei primi mesi di vita tra la mamma e il suo bambino sia in grado di mitigare questo effetto. In particolare, emerge come livelli elevati di cortisolo materno in gravidanza siano associati ad elevati livelli di cortisolo del neonato alla vaccinazione a 3 mesi solo nei figli di mamme meno sensibili e responsive ai segnali del neonato. Al contrario, quest'associazione non è presente nei bambini esposti ad alto stress in gravidanza ma che hanno fatto esperienza di una mamma disponibile emotivamente dopo la nascita. "I risultati - evidenzia Sarah Nazzari, prima autrice del lavoro - suggeriscono che favorire l'instaurarsi di una buona relazione mamma—bambino dopo la nascita, soprattutto nelle donne che hanno sperimentato elevato stress durante la gravidanza, dovrebbe essere il focus degli interventi postnatali per attenuare le conseguenze negative dello stress prenatale sullo sviluppo del bambino".

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