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Fnomceo al Governo: Sulla Legge delega per la disabilità ascoltate i medici

Professione Redazione DottNet | 02/12/2021 08:06

Petrone (Fimmg): “Condividiamo la preoccupazione espressa dalla Fnomceo”

Prevedere, nell’ambito del Disegno di legge - delega al Governo in materia di disabilità un confronto con i rappresentanti dei medici: a chiederlo è il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, che ha scritto oggi, a poche ore dalla Giornata internazionale che si celebrerà il 3 dicembre, una lettera ai Ministri per le Disabilità, Erika Stefani, della Salute, Roberto Speranza, del Lavoro, Andrea Orlando.
 
Il Disegno di legge - che è attualmente in corso di esame in sede referente presso la Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati - si propone di procedere al riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità, e ha un duplice obiettivo: garantire al cittadino con disabilità di ottenere il riconoscimento della propria condizione, anche attraverso una valutazione congruente, trasparente e agevole; e consentire il pieno rispetto dei diritti civili e sociali, e il completo accesso al sistema dei servizi e delle prestazioni. Una legge molto attesa, ma che rischia di partire con il piede sbagliato: se non si ascoltano i medici, il rischio concreto è quello di uno scollamento tra la norma e chi dovrà poi applicarla.

“Il riconoscimento dello stato invalidante – evidenzia Anelli – è, nel sistema italiano, una funzione prettamente sanitaria di natura medico-legale, che si esplica attraverso un accertamento sanitario di natura collegiale. Non si può pensare di escludere dal confronto l’area sanitaria, giacché tale è la competenza dell’accertamento degli stati invalidanti sia nell’ottica di riassetto e semplificazione sia in ordine alla revisione dei processi valutativi di base, anche in riferimento alle argomentazioni bioetiche e tecnico scientifiche ad essa attinenti. Modificare, come previsto, le definizioni di riferimento per i riconoscimenti delle condizioni di disabilità (definizione di «disabilità», di «durevole menomazione») richiederebbe, infatti, un intenso lavoro tecnico scientifico di inquadramento del perimetro della normativa con finalità medico-legale ai fini dell’accertamento e nell’osservanza dei principi bioetici di base.  Si ritiene inoltre che la necessità di aggiornamento della tabella indicativa delle percentuali d’invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti non possa essere soddisfatta in assenza di un confronto con la rappresentanza esponenziale della componente medica”.
 
“Tali osservazioni sono finalizzate esclusivamente a favorire il confronto, nella successiva attività legislativa, con la componente medica, con l’obiettivo di dar luogo ad una rinnovata e virtuosa funzione accertativa medico-legale, che possa tradursi in un verbale formalmente corretto ed utile alle molteplici finalità insite nella legge delega stessa – continua Anelli -. Si segnala, a tal riguardo, che, ove mai, in fase istruttoria dei futuri decreti attuativi della Legge delega, non venisse accolto il contributo della FNOMCeO e dei medici più specificatamente addetti a tali tipologie di accertamento, inevitabilmente si darebbe luogo ad incolmabili fratture tra la volontà normativa e la possibilità concreta di applicazione della stessa (come ad esempio nella redazione del verbale), evento potenzialmente in grado di danneggiare il processo nella sua interezza nonché i soggetti coinvolti”.
 
“Si ritiene fondamentale che nel testo del Disegno di legge sia già previsto “il sentito” dei medici che operano nell’ambito degli accertamenti invalidanti, anche per il tramite della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – conclude -.  La presenza della FNOMCeO, unitamente ai professionisti che svolgono tali specifiche attività, permetterebbe di addivenire a una definizione univoca, utile a offrire il giusto grado di protezione in base alla gravità del quadro osservato, elemento basilare ed imprescindibile per la successiva valutazione multidimensionale”.sanitaria dal testo della norma".  

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"Condividiamo la preoccupazione espressa dalla Fnomceo sulla legge delega in materia di disabilità. E' incomprensibile l’esclusione dell’area medica sanitaria dal testo della norma". A sottolinearlo Alfredo Petrone, segretario nazionale del settore Inps di FIMMG. "L’accertamento sanitario di tipo medico legale è condizione necessaria e momento imprescindibile di un corretto inquadramento dello stato invalidante nel suo complesso – sottolinea -. Appare perciò quanto mai assurdo e davvero inaccettabile che il riassetto di una normativa di tale rilevanza sanitaria sia responsabile esso stesso dell’esclusione dell’aspetto tecnico scientifico previsto in simili circostanze."  Precisa ancora Petrone: "I medici membri delle commissioni INPS, nuovo polo medico legale dell’ente, sono professionisti appassionati e dedicati allo studio della disabilità che giornalmente si dedicano insieme ai colleghi assistenti sociali e medici di categoria alla accurata valutazione delle differenti e complesse condizioni di disabilità spesso correlate alla coesistenza di più patologie nello stesso individuo.  Appare dunque di fondamentale importanza  - conclude - che si comprenda come il corretto riconoscimento dello stato invalidante rappresenti, nella concezione di disabilità presente e futura, il primum movens di una sequenza di più snelli passaggi utili alla concessione concreta di un progetto di vita davvero personalizzato, sia in ordine all’inserimento sociale che a quello lavorativo, attento a valorizzare le abilità residue e a non compromettere le disabilità individuate, presenti e potenziali".

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