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Percorso comune per le sei associazioni nazionali che rappresentano le persone con diabete

Diabetologia Redazione DottNet | 06/12/2021 14:32

Occorre essere vigili e attenti sul mantenimento dei livelli di assistenza ottenuti fino ad oggi nella diabetologia italiana

Le sei associazioni nazionali che rappresentano le persone con diabete da 0 a 100 anni si sono riunite virtualmente nei giorni scorsi, su proposta di Fand-Associazione italiana diabetici, per discutere del futuro della diabetologia italiana.

Le forti preoccupazioni, che vertono sulle possibili modifiche che l’assetto della diabetologia italiana potrebbe subire nei prossimi anni, sono condivise dalle associazioni Agd Italia, Aid, Aniad, Diabete Forum, Fand e Fdg. Tutte le delegazioni partecipanti all’incontro hanno convenuto sulla necessità di essere vigili e attenti sul mantenimento dei livelli di assistenza ottenuti fino ad oggi nella diabetologia italiana, a livello pediatrico ma anche per l’adulto.

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Punti fermi dei presidenti di tutte le associazioni, il rilancio della "legge 115" dell’87, unica legge nazionale dedicata alla malattia e il "Piano nazionale del diabete" che ancora oggi, pur essendo stato recepito dalla maggior parte delle regioni italiane, di fatto è disatteso nella maggior parte di esse.

I timori che eventuali modifiche dell’attuale sistema vengano calate dall’alto, senza coinvolgimento nei tavoli decisionali, ha rappresentato il collante per mettere assieme tutti i sodalizi che hanno come missione la tutela della persona con diabete e la difesa dei suoi diritti. È di certo il primo passo di un percorso comune e di un lavoro congiunto, che puntino a difendere la diabetologia italiana e, nel caso, a modifiche condivise e tese al suo miglioramento.

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