
La richiesta è indirizzata al Ministro del Lavoro Andrea Orlando e a tutti i membri della XI Commissione della Camera dei Deputati
Al via la petizione on-line dal titolo "Stop obbligo Enpaf per i farmacisti non titolari: la pdl 3076 Gribaudo diventi legge". La petizione è raggiungibile alla pagina web https://www.change.org/noenpafobbligatorio ed è indirizzata al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, e a tutti i membri della XI Commissione della Camera dei Deputati, presieduta da Romina Mura, per chiedere loro di prendere finalmente in carico la discussione della proposta di legge 3076, una proposta di legge che rappresenterebbe una svolta epocale per i farmacisti non titolari, e che finalmente renderebbe giustizia sociale e previdenziale. "Tutti i farmacisti iscritti all’Albo sono obbligati all’iscrizione d’ufficio all’ENPAF (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti), anche se in regime di lavoro subordinato o se disoccupati - spiegano i promotori -. Questo a causa di una anacronistica legge del dopoguerra (legge 233/1946, art. 21) ancora oggi in vigore. I farmacisti dipendenti hanno già l’INPS, al pari di tutti i lavoratori dipendenti, come ente di previdenza di primo pilastro, ma si trovano costretti a pagare per una seconda previdenza obbligatoria (Enpaf)".
1. abolizione per legge dell’obbligo contributivo Enpaf per coloro che hanno già una previdenza di primo pilastro e per i disoccupati;
2. introduzione di aliquote contributive legate al reddito;
3. convergenza dei contributi già versati dai farmacisti che potrebbero optare per la cancellazione dall’ente.
Dal 2027 l’età pensionabile verrà aumentata automaticamente come previsto dalla legge Fornero. Il governo valuta deroghe per lavori usuranti e un aumento graduale. Ma resta il nodo delle risorse
"La prossimità è il grande valore aggiunto dei farmacisti: una rete di professionisti capillare, accessibile e sempre a disposizione dei cittadini per offrire informazioni chiare”
"Un compenso insopportabile che ignora i costi fissi, che aumentano, e il ruolo cruciale del medico”
Resta da capire quale meccanismo di rivalutazione sarà applicato: se quello “pieno” o se il sistema più restrittivo introdotto dal governo Meloni nel 2023 e 2024 per contenere la spesa
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
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