Nelle prime sei settimane di vita muoiono 17 bimbi su mille nati
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha elaborato e pubblicato le prime Linee guida per l'assistenza nelle prime sei settimane dopo il parto, un periodo delicatissimo per mamma e neonati: secondo le stime mondiali, infatti, fino al 30% dei decessi materni si verifica dopo il parto e nel primo mese di vita muoiono 17 bambini ogni 1000 nati vivi. Si calcola che oggi, nel mondo, più di 3 donne e bambini su 10 non ricevano la necessaria assistenza, nonostante sia noto che le conseguenze fisiche ed emotive del parto possono essere debilitanti. "Sappiamo che le donne e le loro famiglie desiderano e hanno bisogno di un'esperienza post-natale positiva e di un aiuto per superare le immense sfide fisiche ed emotive che si verificano dopo la nascita, in modo anche da rafforzare la loro fiducia come genitori", spiega Mercedes Bonet, del dipartimento di salute e ricerca sessuale e riproduttiva dell'Oms. Oltre ad affrontare i problemi di salute immediati, dunque, le raccomandazioni dell'Oms forniscono indicazioni sui comportamenti che possono influire positivamente sullo sviluppo del bambino e sul benessere della famiglia nel lungo termine.
Rimborsata in Italia la combinazione di ibrutinib e venetoclax come terapia orale a singola somministrazione giornaliera, chemio-free, per pazienti non precedentemente trattati
Alcune regioni del meridione hanno individuato politiche e strumenti innovativi ed efficaci, come la medicina territoriale e le liste d’attesa in Campania o un sistema sanità basato sul valore su cui si sta riconvertendo la Puglia
Cartabellotta: "Il Ddl non solo porterà al collasso la sanità del Mezzogiorno, ma darà anche il colpo di grazia al Ssn, causando un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti"
"Sono state istituite in Italia nel 2014: sono importanti perché laddove si operano e si vedono più pazienti c'è maggiore esperienza e risultati, e soprattutto sono fondamentali perché hanno una competenza multidisciplinare"
Renzini, "importante alleato nel ridurre lo stato infiammatorio"
Università dell'Arizona: l’uso di integratori sembra associato a un rischio inferiore di decesso per cancro, e a un tasso di mortalità superiore per malattie cardiovascolari
I dati disponibili non supportano un'associazione causale e non è giustificato un aggiornamento delle informazioni sul prodotto per nessuno dei vaccini
Raddoppiati i trattamenti e i tassi di gravidanza. Il bilancio dell’Iss. Greco (S.I.d.R.): “Legge 40 efficace, ma occorre aggiornarla in funzione evoluzione tecnologica”
La rappresentazione fedele del paziente è generata a partire dai suoi dati (anatomici, fisiologici, clinici, genetici) per testare e simulare su un modello virtuale, senza rischi, la reazione alle terapie farmacologiche
Intervento in Usa, speranza per migliaia di malati in lista attesa
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