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Torna il redditometro: nel mirino i professionisti. Controlli sui figli conviventi

Professione Redazione DottNet | 11/04/2022 15:51

Il figlio che lavora e che vive con i genitori può contribuire alle spese della famiglia che quindi può permettersi un tenore di vita più elevato

Si torna a parlare nel 2022 di redditometro, uno dei principali strumenti nel fisco per controllare, grazie alla tecnologia, se contribuenti hanno effettivamente versato tutte le imposte sui redditi percepiti. La normativa italiana infatti prevede che in base al fatturato derivato dal proprio lavoro autonomo, oppure in base ai redditi derivati dal lavoro dipendente, vengono applicate una serie di tasse, prima tra tutte l'IRPEF. Se queste imposte non vengono correttamente versate entro i termini previsti, si può parlare di evasione fiscale. Come riporta Borsaitaliana.it l'evasione fiscale  si può riscontrare in diverse situazioni, quando viene meno il pagamento delle imposte:

Lo Stato nell'ultimo periodo ha introdotto diverse misure con l’obiettivo di introdurre una maggiore trasparenza tra i cittadini e lo stato, in particolare istituendo controlli mirati per evitare fenomeni come l'evasione fiscale. Il redditometro è uno strumento che negli ultimi anni è stato introdotto per misurare qual è la capacità effettiva di spesa delle famiglie in base ai propri redditi. Vediamo in particolare come funziona il redditometro e quali sono i rischi effettivi di controlli in questo periodo.

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Redditometro 2022: che cos'è

Il redditometro è uno strumento che utilizza i dati a disposizione relativi ai redditi delle famiglie e alle spese per ricavare diverse informazioni. Principalmente i controlli sono portati avanti dall'Agenzia delle Entrate, e dalla più recente Agenzia delle Entrate-Riscossioni.

Possono essere effettuati i controlli sia verso i contribuenti lavoratori, dipendenti o autonomi, sia verso pensionati. Il redditometro è uno strumento di accertamento in mano al fisco per poter effettuare dei controlli e prevedere così possibili casi di evasione fiscale. Per alcuni periodi l'utilizzo del redditometro è stato sospeso, tuttavia è possibile nel 2022 che questo strumento venga utilizzato dal fisco italiano per controllare quali e quante tasse effettivamente sono state versate in base alla capacità reddituale della famiglia specifica.

Il redditometro può attingere a diverse informazioni che riguardano le spese effettuate regolarmente dalle famiglie, e ciò comporta anche la deduzione della capacità di spesa effettiva in base a quanto ha guadagnato. Lo stato, tramite enti preposti, ha infatti la possibilità di accedere ad una vasta area di informazioni relative ai contribuenti italiani, alle spese e ai redditi percepiti. Con il nuovo redditometro il fisco può incrociare diversi dati per capire se sono presenti fenomeni di evasione fiscale. In particolare lo strumento del redditometro va a individuare quali sono i casi in cui non vengono effettivamente dichiarati i redditi percepiti, ma per cui questi redditi vengono utilizzati per diverse spese. Si tratta in questo caso di individuare quali sono i soggetti a maggiore rischio di evasione fiscale che verrà poi in un secondo momento accertata in base ai controlli aggiuntivi e più specifici.

Fisco 2022: cosa può sapere attraverso il redditometro

Nel 2022 il fisco può accedere a tutta una serie di informazioni relative a quelle che sono le entrate economiche dei singoli componenti dei nuclei familiari nel territorio italiano, ma anche alle spese effettivamente sostenute dalle famiglie. Sempre più spesso infatti si parla di trasparenza, quando si prende in considerazione il rapporto tra i cittadini e il fisco, in particolare con le ultime decisioni del governo che rientrano nella riforma fiscale proponendo diverse misure.

La lotta all'evasione fiscale procede anche tramite la riforma del sistema di riscossione, per cui i debiti degli italiani negli ultimi anni hanno appesantito le casse dello Stato, portando ad un accumulo eccessivo di cartelle esattoriali che i cittadini devono provvedere a saldare. Lo stato nel 2022 può accedere a diverse informazioni anche grazie ai metodi tracciabili di pagamento, sempre più utilizzati e per cui vengono anche istituiti incentivi e misure specifiche.

La lotta all'evasione fiscale passa anche attraverso la riduzione del denaro in contante in circolazione, per cui lo stato ha incentivato in diverse occasioni i cittadini a utilizzare maggiormente strumenti di tracciabilità come il pagamento tramite bancomat, carte prepagate oppure bonifici bancari e postali. Una nuova trasparenza nei pagamenti, e nei rapporti che i cittadini hanno con lo stato, porta all'Agenzia delle Entrate e agli enti preposti ad avere maggiori dati a disposizione che riguardano le spese e le entrate economiche degli italiani.

Il redditometro è uno degli strumenti utilizzati per contrastare l'evasione fiscale, e effettivamente verificare che le famiglie versino tutte le imposte e dichiarino tutti i redditi utilizzati per poter sostenere determinate spese. Risulta facile immaginare che quando un nucleo familiare spende di più di quello che dichiara di guadagnare, ci si trova di fronte ad una incoerenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente guadagnato, per cui possono scattare i controlli del fisco.

Il fisco può controllare i figli attraverso il redditometro

Il fisco può quindi procedere a controllare le entrate economiche e le spese dei nuclei familiari, per individuare eventuali soggetti a rischio evasione. In particolare il redditometro potrebbe portare dei nuovi controlli anche per i figli lavoratori che tuttavia vivono ancora con i propri genitori. Gli enti preposti infatti possono utilizzare il redditometro proprio per verificare quali sono le spese sostenute dai figli e i redditi percepiti.

Lo strumento era già entrato in funzione, ma con la pandemia era stato messo in pausa. Ma adesso è ritornato ma potenziato con la cosiddetta superanagrafe dei conti correnti che permette di ricostruire con estrema precisione i redditi dei genitori e quello del figlio che sia rimasto a vivere con loro. Tramite questa ricostruzione si potranno comparare la sommatoria dei redditi dichiarati con la sommatoria di quelli ricostruiti e se ci sarà un divario superiore al 20% ecco che partiranno i controlli. Il nuovo redditometro in sostanza punta a combinare insieme tutti i redditi del nucleo familiare per fare una valutazione globale. Il figlio che lavora e che vive con i genitori può contribuire alle spese della famiglia che quindi può permettersi un tenore di vita più elevato. Ma se questo tenore di vita più elevato non appare in linea con quello che viene dichiarato da genitori e figli ecco che si potrà essere chiamati dall’Agenzia delle Entrate per fornire spiegazione della massa di introiti effettivamente percepiti. In tal caso il fisco si concentrerà sul soggetto maggiormente a rischio di evasione.

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