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Sangue cordonale, le donazioni tornano a crescere dopo 10 anni

Ematologia Redazione DottNet | 04/05/2022 18:18

In salita dell'8% nel 2021, ma i livelli pre-pandemia sono ancora lontani

Dopo dieci anni di segno negativo, tornano a crescere le donazioni di sangue cordonale in Italia.   Nel 2021 ne sono state raccolte 6.227 unità, a fronte di 5.742 del 2020 con un aumento di più dell'8%. Nonostante la ripresa, i valori sono però ancora molto lontani dal periodo precedente alla pandemia. È questo il dato saliente del rapporto "Banche del sangue di cordone ombelicale 2021" realizzato dal Centro Nazionale Sangue.  La ripresa delle donazioni di sangue cordonale rappresenta un segnale positivo, ma per il Centro Nazionale Sangue resta ancora molto da fare: lo scorso anno, dei 399.431 parti solo 250.980 (il 63%) è avvenuto in centri afferenti alle banche di cordone. Tra questi, solo nel 2,5% dei casi si è scelto o è stato possibile donare il sangue cordonale. Ancora più basso il valore del 2020, che si era fermato al 2,2%. Numeri troppo piccoli, su cui la pandemia ha di certo influito. Tuttavia il trend in discesa parte da lontano: nel 2013, anno del picco delle donazioni, le unità donate erano state infatti quasi 23 mila.

 A oggi, la rete italiana dispone di 46.817 le unità di sangue cordonale bancate in Italia, la maggior parte (42.229) conservate in vista di un utilizzo cosiddetto "allogenico non familiare", cioè per essere donato per fini solidaristici a chiunque dovesse averne bisogno: il sangue cordonale è infatti usato per la cura di numerose malattie del sangue, immunodeficienze e malattie metaboliche. A questo scopo, lo scorso anno, sono state rilasciate 1.796 unità. "È giusto accogliere con favore questi segnali di ripresa ma purtroppo anche solo i livelli di raccolta pre-Covid sono ancora lontani", sottolinea Simonetta Pupella, responsabile dell'area tecnico sanitaria del Centro Nazionale Sangue. "Il sangue cordonale è una risorsa preziosa che con il progredire delle ricerche sta trovando un numero sempre maggiore di applicazioni cliniche. Eppure sono ancora troppo poche le giovani coppie che decidono di compiere questo gesto di grande valore solidaristico". 

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