Tra pazienti ricoverati, solo 25 su 100 sanno che il fatto stesso di essere ricoverati in ospedale aumenta la probabilità di trombosi
Ogni anno nel mondo si verificano 10 milioni di casi di trombosi venosa ed embolia polmonare. Questa malattia cardiovascolare è al primo posto tra le cause di morte nei pazienti ospedalizzati ma il suo impatto non è ben percepito. A dare consigli per prevenirla è l'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) in occasione del World Trombosis Day, che si celebra il 13 ottobre. La trombosi venosa profonda si verifica quando si forma un trombo (coagulo di sangue) in una vena profonda, solitamente a livello degli arti inferiori, si stacca e migra: se arriva ai polmoni, può causare embolia polmonare, una complicanza potenzialmente letale.
SIN e SICP promuovono il latte materno e il latte umano donato anche per i piccoli cardiopatici
Al via CVrisk-IT in tutta Italia. Filippo Magnini testimonial
Affetto da scompenso cardiaco avanzato, Dario tornerà presto a casa
L'utilizzazione della telemedicina ha ridotto il numero di ospedalizzazioni e mortalità per insufficienza cardiaca di circa il 15%
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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