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Gimbe: crollano le dosi booster. la quarta meno 31%, quinta meno 22,4%

Infettivologia Redazione DottNet | 20/02/2023 10:51

Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,1% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,6% del Piemonte mentre per le quinte dosi è del 14,8% con forti oscillazioni: dal 5% della Campania al 28% del Piemonte

 Crollano le somministrazioni della quarta (-31%) e della quinta dose (-22,4%) dei vaccini anti-Covid. Lo rivela il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe sottolineando che il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,1% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,6% del Piemonte mentre per le quinte dosi è del 14,8% con forti oscillazioni: dal 5% della Campania al 28% del Piemonte.

   In particolare sulle somministrazioni delle dosi booster anti-Covid, la platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12 milioni possono riceverlo subito, 1,1 non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,9 milioni l'hanno già ricevuto. Al 17 febbraio sono state somministrate 5.946.113 quarte dosi, con una media mobile di 2.279 al giorno, in calo rispetto alle 3.304 della scorsa settimana con un crollo, rilva il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, "che prosegue da oltre un mese".

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   Mentre relativamente alla platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,5 milioni l'hanno già ricevuto. Al 17 febbraio sono state somministrate 466.880 quinte dosi, con una media mobile di 1.576 al giorno, in calo rispetto alle 2.032 della scorsa settimana (-22,4%) e un trend in discesa iniziato a fine gennaio.

   Per la terza dose, al 17 febbraio sono 7,24 milioni le persone che non l'hanno ancora ricevuta di cui 6,04 milioni possono riceverla subito, pari al 12,7% della platea (dall'8,4% della Lombardia al 20,5% della Sicilia) e 1,2 milioni non possono riceverla nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 2,5% della platea (dallo 0,9% della Sicilia al 4,8% del Veneto). I non vaccinati in Italia dopra i 5 anni, al 17 febbraio, sono 6,77 milioni, di questi 6,43 milioni sono attualmente vaccinabili, pari all'11,2% della platea.

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