Canali Minisiti ECM

Scoperta una nuova cellula del sistema nervoso a meta' tra un neurone e un astrocita

Neurologia Redazione DottNet | 28/09/2023 16:09

Possibile ruolo contro Alzheimer e Parkinson

Identificata una nuova cellula del sistema nervoso che e' a meta' tra un neurone, in grado di mandare messaggi nervosi ad altre cellule, e un astrocita, ovvero la cellula a stella con funzioni di supporto nel cervello. Resa nota sulla rivista Nature, la scoperta si deve al gruppo di Andrea Volterra dell'Universita' di Losanna, che spiega all'Ansa: queste 'cellule ibride' potrebbero avere un "ruolo importante nei fenomeni di memorizzazione e potrebbero contribuire alle alterazioni tipiche dell'Alzheimer, vista la loro localizzazione nel cervello, in particolare nell'ippocampo, dove si concentrano in prossimita' di certi circuiti come quelli della memoria che si alterano nell'Alzheimer".

Gli esperti hanno descritto per la prima volta queste cellule ibride con una tecnica che permette di identificare la "firma molecolare" di ogni cellula. Hanno definito bioinformaticamente 9 gruppi di cellule con caratteristiche di astrociti. Tra queste "sottopopolazioni" ne e' emersa una che ha anche le caratteristiche di un neurone che secerne il neurotrasmettitore "glutammato". "Quindi - spiega Volterra - queste cellule sono al contempo astrociti e neuroni, sono ibride, e non erano mai state descritte prima.

pubblicità

Abbiamo poi verificato con sensori fluorescenti l'effettiva capacita' di queste cellule di rilasciare glutammato". La loro presenza e' conservata dal topo all'uomo, sottolinea Volterra. Infine con un'altra serie di test gli esperti ne hanno scoperto il loro ruolo nei processi di memorizzazione e nella capacita' di richiamare i ricordi. Inoltre hanno visto che potrebbero avere un ruolo fisiologico "protettivo" contro l'epilessia e contro il Parkinson, per cui potrebbero divenire un possibile nuovo target nelle terapie anti-Parkinson.

La scoperta e' importante perche' mostra che le classificazioni canoniche delle cellule cerebrali - neuroni, astrociti, microglia - sono superficiali: "c'e' molta piu' varieta' e specificita' e ci sono cellule che sfuggono al confine artificiale da noi segnato tra classi. Quindi si rimette in discussione la comprensione attuale del funzionamento cerebrale, come anche dei fenomeni che portano alle patologie neuropsichiatriche. Intanto con un'analisi in corso dovremmo capire nel giro di mesi se le nostre cellule sono alterate e possono contribuire all'avanzamento dell'Alzheimer", conclude.

Commenti

I Correlati

I ricercatori del dipartimento di Chimica Analitica dell'ACS segnalano lo sviluppo iniziale di un sistema che consente di effettuare lo screening del MP a basso costo tramite l'odore del cerume

Nessun effetto sul cervello se vengono consumate da adulti

Nel 2040, si prevede che il numero di persone diagnosticate con Sla in Europa aumenterà

Si celebra il 21 giugno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla patologia rara, progressiva e ancora priva di una cura definitiva, che in Italia interessa oltre 6mila persone

Ti potrebbero interessare

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ultime News

Più letti