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Fondazione Veronesi, approvare subito i decreti attuativi per donare il proprio corpo alla scienza

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/04/2024 11:55

"A quattro anni dall’approvazione della legge 10/2020, chiediamo al Governo un passo avanti a favore della scienza"

Il 10 febbraio 2020 è stata approvata la legge 10/2020 "Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post-mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica". Grazie a questa legge anche in Italia è divenuto possibile donare il proprio corpo alla scienza dopo la morte con procedure certe e codificate, al pari di quanto già avviene in altri Paesi europei e in generale nei Paesi più avanzati nel campo della ricerca scientifica.

Nel 2022, il Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi ETS e la Commissione per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sono stati i primi in Italia a esprimersi complessivamente sugli aspetti scientifici, etici e sociali della donazione del proprio corpo e dei tessuti per fini di studio e di ricerca in un parere congiunto nel quale affermavano che la donazione post mortem "rappresenta un gesto dall’alto valore simbolico ed etico, espressione di valori civili fondamentali come quello di solidarietà che può produrre benefici concreti per la salute pubblica e il progresso delle conoscenze". Entrambi i soggetti valutavano come un importante passo avanti l’approvazione della legge.

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Purtroppo ad oggi, dopo quattro anni, ancora mancano ancora i decreti attuativi che dovrebbero dare corso alla legge 10/2020 e senza i quali il diritto di donare il proprio corpo alla scienza non è ancora esigibile. I decreti sono necessari per chiarire le procedure secondo cui una persona può depositare le proprie volontà a favore della donazione post mortem per fini di studio e ricerca, nonché per stabilire e chiarire le procedure secondo le quali i centri territoriali competenti che sono stati individuati dovrebbero prendere in carico e poi disporre delle donazioni. In assenza dei decreti attuativi, oggi è impossibile donare il proprio corpo alla scienza post-mortem, con grave danno al progresso delle conoscenze e alla competitività della comunità scientifica italiana. 

Il Comitato Etico di Fondazione Veronesi, anche in occasione della Giornata per la donazione di organi fissata per domenica 14 aprile 2024, rivolge un appello urgente al Governo, e in particolare ai Ministri della Salute, dell’Università e della Ricerca e dell’Interno affinché si proceda al più presto all’approvazione dei decreti attuativi della legge 10/2020 e si dispongano quindi tutte le misure necessarie affinché chiunque possa donare il proprio corpo e i propri tessuti post-mortem alla formazione medica e alla ricerca scientifica. In questi anni, Fondazione Veronesi si è impegnata in una campagna di informazione destinata ai cittadini per illustrare le nuove opportunità aperte dalla legge, di grande rilevanza per la ricerca. Da allora, richieste urgenti sono pervenute da molte persone che avrebbero voluto compiere un ultimo gesto importante e solidale a beneficio di tutti e delle generazioni future e che, in assenza di tali decreti, non hanno potuto dar corso alla loro volontà di donare. Una perdita significativa non più accettabile.

L’auspicio del Comitato Etico di Fondazione Veronesi è, dunque, che anche per la donazione del corpo e dei tessuti post-mortem possa ripetersi quella convergenza tra società civile, comunità scientifica, e forse politiche che ha portato all’approvazione della legge 123/2023 sul "diritto all’oblio oncologico", un passo avanti concreto e importante a favore dei diritti e delle libertà civili. 

Il Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi ETS è composto da: Carlo Alberto Redi (nella foto), Presidente, già Professore di Zoologia e Biologia della Sviluppo, e Accademia dei Lincei; Giuseppe Testa, Vicepresidente, Professore di Biologia Molecolare, UniversitàÌ degli Studi di Milano e Fondazione Human Technopole; Guido Bosticco, Giornalista e Professore presso il Dipartimento degli Studi Umanistici, UniversitàÌ degli Studi di Pavia; Roberto Defez, Responsabile del laboratorio di biotecnologie microbiche, Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli; Giorgio Macellari, Chirurgo Senologo ed esperto di bioetica; Emanuela Mancino, Professoressa di Filosofia dell’Educazione, UniversitàÌ degli Studi Milano-Bicocca; Alberto Martinelli, Professore Emerito, UniversitàÌ degli studi di Milano e Presidente della Fondazione AEM; Michela Matteoli, Professoressa di Farmacologia l’Humanitas University e Direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR; Telmo Pievani, Professore di Filosofia delle Scienze Biologiche, UniversitàÌ degli Studi di Padova; Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS; Luigi Ripamonti, Medico e Responsabile Corriere Salute, Corriere della Sera; Cinzia Caporale, Presidente Onorario, Coordinatore Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca (CID Ethics), Marco Annoni, Coordinatore, Bioeticista, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Fondazione Umberto Veronesi.

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