Simg, servono risorse per gestire i pazienti ordinari e quelli Covid
"Con la pandemia, il carico di lavoro dei medici di famiglia è esploso. Si parla molto di noi nella gestione del Covid, dimenticandosi che dobbiamo gestire l'attività ordinaria: ora che l'emergenza dura da 9 mesi, dobbiamo scegliere che indirizzo dare alle cure primarie". Questa la denuncia che arriva dal 37/mo Congresso Nazionale della Società italiana di Medicina generale (Simg), in corso sino a domenica 29 novembre. "Servono dunque nuove risorse per potenziare la Medicina di famiglia dotandola di personale amministrativo e infermieristico", tanto più se la si vuole coinvolgere nel contact tracing, sottolinea Alberto Magni, Responsabile Simg delle politiche giovanili. A seguito del progressivo invecchiamento della popolazione "i medici di medicina generale sono passati da 7 contatti annui per paziente nel 2009, a 10 contatti nel 2019, con un aumento del 30%. In questo contesto si è inserita l'emergenza coronavirus che ha determinato, nella prima ondata, uno sbilanciamento dell'attività professionale nei confronti della gestione del paziente affetto da Covid-19.
Lamg e MMGS a Meloni, "accordo va cambiato, sennò è catastrofe"
"Il carico di assistiti, oramai moltissimi colleghi arrivano fino a 1800, non è più sostenibile così come pensato 40 anni fa e soprattutto vanno ripensate regole di accesso e presa in carico più stringenti e dettagliate"
Entro il 2026 previsti oltre 11.400 pensionamenti
Onotri: "I medici di medicina generale sostengono dei costi di gestione dei loro studi (fitto dei locali e la loro gestione, i costi per le segreterie) che gravano moltissimo sui loro compensi. S’incominci a detassare tutto questo"
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