Condannato l’ex ministro Sirchia per appropriazione indebita
Per entrambe le accuse, in primo grado, Sirchia era stato condannato a tre anni. Ma già al termine del giudizio d'appello il sostituto procuratore generale aveva chiesto la prescrizione del reato di corruzione e aveva chiesto la condanna a cinque mesi per parte della sola contestazione dell'appropriazione indebita. "La difesa è lieta che la Corte abbia ritenuto provata l'assoluta buona fede del professor Sirchia, e nella specie, la piena legittimità delle consulenze resa dallo stesso, allora primario del Policlinico di Milano, in favore delle società farmaceutiche". Così i legali, Giovanni Maria Dedola e Paolo Grasso, commentano la decisione dei giudici della Corte d'Appello di Milano, e precisano che l'ex ministro Girolamo Sirchia è stato "assolto perché il fatto non sussiste, in merito alla contestazione di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio". La vicenda per cui Sirchia è stato assolto si riferisce alla collaborazione prestata, dal 1996 al 2001, alla società farmaceutica Janssen Cilag, consociata della multinazionale Johnson & Johnson. Nell'emettere il suo verdetto, la Corte d'Appello di Milano ha condannato però l'ex ministro della Salute a 5 mesi e 600 euro di multa per appropriazione indebita. "Quanto ai rimanenti capi d'imputazione - sottolineano i legali - gli stessi sono stati dichiarati prescritti, a eccezione dell'ultimo episodio contestato a titolo di appropriazione indebita, che la difesa confida possa essere annullato dalla suprema Corte di Cassazione".