Pharma Market: fatturato aziendale del terzo trimestre 2010
Eli Lilly invece registra nel terzo trimestre del 2010 una crescita dell'utile netto calcolato su base Gaap pari al 38% rispetto allo stesso periodo del 2009, con un valore di 1,3 miliardi di dollari contro 941 milioni. L'utile netto per azione è invece di 1,18 dollari, in crescita del 37% rispetto agli 86 centesimi del terzo trimestre dello scorso anno. Il fatturato totale dell'azienda con base a Indianapolis risulta in progressione del 2% a 5,65 miliardi di dollari contro i 5,56 del terzo trimestre 2009. Il fatturato dell'unità Salute animale registra però un balzo del 12%. Le previsioni per l'esercizio 2010 stimano un utile netto per azione fra 4,55 e 4,65 dollari. Bilancio in negativo per Amgen e Astrazeneca nel terzo trimestre 2010. Amgen registra nel terzo trimestre del 2010 un utile netto in calo del 14% a 1,313 miliardi di dollari, contro i 1,518 miliardi dello stesso periodo del 2009. Il fatturato rimane invece quasi invariato a 3,816 miliardi di dollari, rispetto ai 3,812 miliardi nel terzo trimestre dello scorso anno. Il risultato riflette il calo di vendite di alcuni farmaci come gli anti-anemia Aranesp* (darbepoetina alfa), in flessione del 9% a 623 milioni di dollari, ed Epogen*(epoetina alfa), in diminuzione del 2% a 653 millioni. Deludenti anche le vendite dell'anti-osteoporosi Prolia* (denosumab), approvato quest'anno in Usa ed Europa, pari a 10 milioni di dollari. Nel terzo trimestre 2010 il gruppo farmaceutico AstraZeneca registra un utile netto pari a 1,5 miliardi di dollari, in calo del 12% (11% a tassi di cambio costante) rispetto allo stesso periodo 2009. Il fatturato scende a 7,9 miliardi (-4%, -2% a tassi di cambio costante). Il gruppo anglo-svedese spiega in una nota che i ricavi hanno risentito della concorrenza dei generici negli Usa, come pure dell'assenza dei proventi legati al vaccino contro l'influenza pandemica A/H1N1, che avevano influito positivamente sull'andamento del terzo trimestre 2009. Sui dati del periodo sotto esame, inoltre, impattano costi di ristrutturazione e spese legali per 473 milioni di dollari legate al contenzioso sull'antipsicotico Seroquel* (quetiapina). "Continuiamo fermamente a proseguire verso il raggiungimento dei target finanziari che ci siamo posti per l'intero esercizio", commenta il Ceo di AstraZeneca David Brennan. Se infatti, "come previsto", l'andamento negli Usa è stato compromesso da alcuni "elementi di criticità", precisa il manager, "nel terzo trimestre i ricavi hanno registrato una crescita a due cifre nei mercati emergenti e sono aumentati anche in Europa occidentale e nei mercati consolidati nel Resto del Mondo". La società aggiorna infine al rialzo le attese sull'utile per azione 'core' a fine 2010, stimando un valore nel range 6,50-6,65 dollari.
Fonte: AdnKronos
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