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L'Italia approva l'uso del botulino per la zona perioculare

Farmaci Redazione DottNet | 16/02/2014 11:07

Dopo gli Stati Uniti e la Francia, anche l'Italia ha approvato l'uso del botulino per la zona perioculare. È stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale l'autorizzazione da parte dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) all'estensione delle indicazioni terapeutiche della tossina botulinica 'OnabotulimtoxinA' per il temporaneo miglioramento delle cosiddette zampe di gallina, ossia le rughe che si trovano ai lati degli occhi (cantali o laterali) da moderate a gravi, osservate nella massima contrazione.

 Lo rende noto l'Associazione italiana Terapia Estetica Botulino (Aiteb) il cui presidente Massimo Signorini rileva che si tratta di "una certificazione che attendevamo da anni. Questo traguardo non solamente conferma che la tossina botulinica, se correttamente utilizzata, permette di attenuare le rughe perioculari, ma amplia di fatto lo spettro del suo campo di azione: accanto alla zona glabellare, ovvero per il trattamento delle linee verticali che si trovano tra le sopracciglia - prosegue Signorini - ora è riconosciuta anche per le rughe perioculari. Il botulino si conferma quindi un trattamento sicuro ed efficace". L'approvazione dell'Aifa - ricorda l'Aiteb - è stata ottenuta in seguito a due ricerche cliniche indipendenti che hanno interessato complessivamente 1.362 persone. Risale a più di 10 anni fa la prima approvazione della tossina botulinica in ambito estetico: nel 2002 da parte della Food and Drugs Administration (FDA), l'ente federale americano che regolamenta l'utilizzo dei farmaci negli Stati Uniti seguendo un rigido controllo scientifico. Poi la Francia nel 2003 e nel 2004 l'Italia si erano allineate, conclude l'Aiteb.

 
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Fonte: aiteb

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