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Mmg responsabili per i ritardi di diagnosi nei malati cronici

Sanità pubblica Redazione DottNet | 02/12/2014 15:18

Inefficienze e riduzione dei servizi sanitari crescono di pari passo con i costi a carico dei pazienti, soprattutto quando questi sono malati cronici. Il 90% delle associazioni che li rappresenta registra ritardi diagnostici, dovuti, spesso, alla sottovalutazione dei sintomi da parte dei Medici di Medicina Generale.

È il quadro che emerge dal XIII Rapporto sulle politiche della cronicità, dal titolo "Servizio sanitario: pubblico accesso?" presentato dal Coordinamento delle associazioni dei malati cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva. Il 36,7% segnala l'interruzione della terapia farmacologica, determinata per oltre il 70% dei casi da problemi di budget dell'Ospedale o della ASL. A fronte di questo, aumentano rispetto al 2012 i costi sostenuti privatamente dai cittadini: si passa da 9000 a 9700 euro in media l'anno per la badante, da 650 a 737 euro per l'acquisto di farmaci. La prima difficoltà espressa dalle famiglie delle Associazioni coinvolte nella rilevazione, è conciliare l'orario di lavoro e assistenza. Un ulteriore peso è rappresentato dalla necessità di spostarsi fuori regione, il cui costo medio durante l'anno è di 1233 euro, e la tanto odiata burocrazia. Crescono, inoltre, nel 2013 le difficoltà ad accedere all'assegno di invalidità (+12%): in particolare, i pazienti sono costretti a subire valutazioni in molti casi superficiali, con una conseguente sottovalutazione della situazione. Per affrontare questi disagi, "sono necessarie cinque azioni", secondo Tonino Aceti, Responsabile del Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici-Cittadinanzattiva: coinvolgere le associazioni nelle scelte "riorganizzare i servizi socio sanitari con un impegno serio nell'assistenza territoriale, per orientare il Sistema ai bisogni, rafforzare i diritti e le garanzie per i cittadini, rafforzare la lotta agli sprechi, rispettare i tempi e gli impegni definiti nel Patto per la Salute 2014-2016".

 

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fonte: cittadinanzattiva

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