Il professionista ligure dovrà risarcire 15mila euro
I giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Liguria hanno condannato a un risarcimento di oltre 15 mila euro, un medico di medicina generale di Arma di Taggia. Numerose le contestazioni mosse, soprattutto quella di un'elevata prescrizione di medicine per singolo assistito e del mancato rispetto delle indicazione terapeutiche. Il medico. per questi motivi, già nel 2012 era stato sottoposto a procedimento disciplinare da parte dell'Asl 1.
Era stata la stessa azienda sanitaria a inviare gli atti alla procura contabile che aveva così aperto un'inchiesta, dalla quale era emersa un'iperprescrizione di farmaci. Dagli accertamenti risultava, che dal 2010 al 2012, la spesa farmaceutica a carico del sistema sanitario, per gli assistiti del medico in questione, si discostava dalla media dell'Asl fino ad un +33%. Per l'accusa, si trattava, nella maggioranza dei casi, di prescrizioni ritenute irregolari e per questo chiedeva un risarcimento di oltre 140 mila euro. I giudici hanno notevolmente ridotto il danno, chiedendo un risarcimento a 15 mila euro, in quanto per alcuni farmaci le prescrizioni sono state giudicate appropriate.
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Commenti