Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Web più sicuro, la metà del traffico mondiale è criptato

Professione Redazione DottNet | 25/02/2017 16:14

Cresce l'uso del protocollo https, protegge da truffe e furti

Nel cammino verso un web più sicuro, al riparo da truffe e furti, siamo a metà strada. Circa la metà del traffico Internet mondiale è infatti criptato, e quindi più protetto. A renderlo noto è la Electronic Frontier Foundation (Eff), un'organizzazione no profit per le libertà civili nel mondo digitale, che parla di "pietra miliare" raggiunta dal movimento per criptare la Rete. Il traguardo è stato materialmente reso possibile dal passaggio al protocollo https – che Dottnet ha adottato da tempo - per la comunicazione su Internet, più sicuro rispetto al vecchio http (la esse in più nel nome sta proprio per "sicuro").

Protegge l'integrità e la riservatezza dei dati scambiati tra i computer e i siti, offrendo uno scudo contro i cyber-criminali quando si accede al sito della banca, ad esempio, o quando si fa shopping online. "Siamo a metà percorso per un web più al riparo da intercettazioni, appropriazioni di contenuti, furti di cookie e censure", ha sottolineato l'Eff, secondo cui il risultato è "un insieme di vittorie che riguardano giganti tecnologici, grandi content provider, piccoli siti web e gli stessi utenti". La campagna sostenuta dall'organizzazione per criptare il web è iniziata nel 2010. Nel corso degli anni hanno aderito colossi come Twitter, Facebook, Wikipedia e Google. Quest'ultima, in particolare, ha avuto un ruolo chiave nello spingere l'adozione del protocollo https, offrendo ai siti che lo usano una visibilità maggiore tra i risultati delle ricerche online. E i frutti sono arrivati.

pubblicità

Stando ai dati di Google, oltre il 50% di tutte le pagine web caricate sono protette dall'https. Anche la comunità del software libero Mozilla ha di recente fatto sapere che il volume medio di traffico web criptato sul suo browser per la navigazione online Firefox ha superato quello del traffico non criptato. Il problema è l'altra metà del traffico, quello ancora vulnerabile ad attacchi dalle conseguenze spiacevoli. Stando alla società di sicurezza Kaspersky, quasi la metà degli attacchi di 'phishing' (e-mail truffa e siti falsi che imitano quelli legittimi) registrati nel 2016 ha avuto lo scopo di rubare denaro alle vittime. Di questi attacchi finanziari se ne sono contati uno al secondo. Il 25%, uno su quattro, è stato di tipo bancario, l'11% legato ai sistemi di pagamento e il 10% agli acquisti online.

"E' facile riconoscere ed evitare la maggior parte degli attacchi di 'phishing', ma molte persone non fanno ancora abbastanza attenzione quando usano online i loro dati finanziari", evidenziano gli analisti, secondo cui la prima regola, quando si fanno pagamenti via internet o si va sul sito della banca, è proprio verificare che la connessione sia protetta, e cioè che sia scritto "https", in verde e con l'icona di un lucchetto chiuso, all'inizio dell'indirizzo web.

Commenti

I Correlati

Il DottNet Club ha aderito al circuito nazionale di cashback W55Shop.com, per offrirti la possibilità di effettuare acquisti online utilizzando una moneta virtuale, senza alcuna spesa aggiuntiva.

Inutile scioperare il 16 dicembre. Doveva essere approvata in queste settimane la legge sulla responsabilità professionale

Ti potrebbero interessare

A Roma gli Stati Generali Anaao Assomed della Formazione Specialistica: le proposte per salvare la formazione dei futuri medici e sanitari e scongiurare il collasso della sanità pubblica

Sondaggio Anaao: in servizio prestano fino a 50 ore a settimana, si sentono "tappabuchi" e il 97% chiede una riforma del sistema formativo

“Negli ultimi 4 anni sono state investite risorse come non mai e anche questo Governo ha investito in sanità tante risorse come mai si erano viste nel passato"

I posti a Medicina sono destinati ad aumentare rispetto agli anni precedenti. A confermarlo è la Ministra dell’Università e della Ricerca, che ha appena firmato i Decreti