In questo periodo tutti cercano la giusta forma, chi in palestra e chi seguendo una dieta, ma tutto questo a volte non basta.
Per tenersi in forma viene prima di tutto tirata in ballo un’alimentazione sana e moderata anche se spesso non basta e, come accade nel mio studio, si ricorre a dei trattamenti specifici per distruggere le adiposità localizzate e contrastare la cellulite.
I trattamenti che eseguo mirano principalmente al trattamento delle adiposità localizzate. Si passa dal semplice utilizzo della mesoterapia, introdotta da Pistor in Francia, fino ad arrivare alla lipocavitazione medica o all’uso della carbossiterapia. Ad ogni modo quello che ho potuto osservato nella mia pratica clinica è che la combinazione dei trattamenti fornisce dei risultati migliori.
Facciamo un piccolo esempio: se vogliamo trattare una persona obesa si agirà su più fronti, con una dieta mirata e una serie di lipocavitazioni associate alla mesoterapia.
Se invece si tratta di una persona in sovrappeso, è più utile ricorrere alla carbossiterapia in grado di agire sul microcircolo, aiutando la circolazione sanguigna, e sulle adiposità localizzate, migliorando anche la Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica (PEFS o cellulite). Inoltre la tecnica contribuisce al rassodamento della zona in cui viene utilizzata migliorando anche la texture della pelle. Il numero di sedute della carbossiterapia vanno da un minimo di 8 a un massimo di 15
Utilizzando la carbossiterapia ho potuto appurare che alternando questa tecnica alla mesoterapia, trattamento che sfrutta aghi molto piccoli e quindi a bvasso rischio di lividi, si raggiungere un risultato migliore.
É importante quindi analizzare il problema estetico e curare la patologia correlata, considerando che:
Concludendo, quello che consiglio a tutti i miei pazienti è di seguire un alimentazione corretta, dei trattamenti di medicina estetica e praticare dello sport.
Dr Andrea Menichelli , Medico Estetico Consigliere di Tutela Medici estetici
“Contenuto a carattere medico o sanitario proveniente da una esperienza personale dell’utente”
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