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Contro le cefalee arrivano i farmaci antagonisti

Medicina Interna Redazione DottNet | 23/11/2017 18:52

Martelletti (Federazione europea), 1.000 esperti a confronto a Roma sulle nuove cure

Una nuova classe di farmaci sarà in grado di ridurre drasticamente la frequenza e l'intensità delle crisi di emicrania e di cefalea a grappolo. Di questo, e dell'impatto sulla vita sociale e lavorativa delle cefalee si parlerà a Roma, all'Auditorium della Musica, dall'1 al 3 dicembre prossimo in occasione dell'undicesimo congresso della Federazione europea delle cefalee. In particolare, spiega il presidente del Congresso e presidente della Federazione Europea, prof. Paolo Martelletti, docente di Medicina Interna della Università Sapienza di Roma all'ospedale Sant'Andrea, si tratta di "una vera rivoluzione terapeutica, che accoppia elevata efficacia ad una tollerabilità molto buona", dice Martelletti secondo il quale "l'esperto in cefalee da tempo aspettava una terapia di grande efficacia e specifica per i pazienti affetti da cefalee emicraniche e a grappolo".

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Il Congresso che annovera 1000 esperti da ogni parte del mondo, avrà quindi tra le sue tematiche principali l'impatto delle cefalee croniche sulla vita sociale, lavorativa e economica, la necessità di un trattamento tempestivo per i pazienti che mostrano una evoluzione verso la cronicizzazione e la presenza di una nuova classe farmacologica, gli antagonisti di una piccola molecola, denominata Cgrp, che rappresenta il motore dell'attacco di cefalea. La sola emicrania, in base ai dati resi noti dalla Federazione europea delle cefalee, rappresenta la seconda causa di disabilità tra tutte le malattie esistenti, e colpisce il 14% dell'intera popolazione. La cefalea a grappolo poi, pur colpendo una minoranza di persone, l'1% della popolazione, si presenta con una veemenza degli attacchi che la rendono estremamente temibile.

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