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Iss, più di otto genitori italiani su 10 sono pro vaccini, no vax -1%

Infettivologia Redazione DottNet | 21/01/2018 12:48

L'indagine condotta nel 2016 dall'Iss ha analizzato le risposte a 3.130 questionari somministrati ai genitori di bambini tra i 16 e i 36 mesi di età

Oltre 8 genitori in Italia sono favorevoli alle vaccinazioni, il 15% circa si definisce esitante, mentre i no vax sono meno di uno su 100. A far luce sui pareri degli italiani in merito alle vaccinazioni è uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), mentre dal Ministero della Salute arriva una circolare che mira a una migliore stima del fabbisogno. Il documento, predisposto su richiesta delle Regioni, arriva in un momento in cui, con la corsa all'adeguamento all'obbligo, si sono registrate carenze nell'approvvigionamento delle dosi.  

Mossa dalla necessità di capire i numeri reali dell'esitazione vaccinale, l'indagine condotta nel 2016 dall'Iss ha analizzato le risposte a 3.130 questionari somministrati ai genitori di bambini tra i 16 e i 36 mesi di età. La paura delle reazioni avverse a breve e lungo termine è il principale fattore che preoccupa i no vax, che rappresentano lo 0,7% degli intervistati, e degli indecisi, che rappresentano il 15,6% del campione analizzato. Tra i fattori che più rendono titubanti mamme e papà c'è il non aver ricevuto dal pediatra il consiglio di fare tutte le vaccinazioni, aver avuto opinioni contrastanti, incontrato genitori di bambini che avevano avuto gravi reazioni avverse e il ricorrere a terapie mediche non convenzionali.    Intanto, mancano meno di 2 mesi al 10 marzo, giorno entro il quale bisognerà presentare la certificazione definitiva che attesta l'avvenuta vaccinazione dei bambini per i 10 vaccini obbligatori previsti dalla legge, pena l'esclusione dalla scuola dell'infanzia: una scadenza che ha fatto prendere d'assalto i centri vaccinali, creando problemi nel far fronte alla domanda.    Ha lo scopo di migliorare la programmazione e aiutare una migliore stima del fabbisogno di dosi, la circolare per il "recupero dei soggetti inadempienti".

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Inviata il 15 gennaio a enti e istituzioni competenti, la circolare presenta tabelle destinate agli operatori. Obiettivo, prevenire nelle strutture vaccinali "possibili situazioni di carenza che, considerata la natura di tipo biologico dei vaccini e la peculiarità e lunghezza del loro ciclo produttivo, potrebbero venirsi a creare ove si effettuasse una programmazione non corretta o intempestiva". Negli ultimi 5 anni si stima che circa 120.000 bambini non siano stati vaccinati per l'esavalente (senza contare le altre immunizzazioni oggi obbligatorie). Già ad ottobre il 30% di questi ha recuperato le vaccinazioni, ma tanto lavoro c'è ancora da fare, anche in considerazione del fatto che, nonostante sia sconsigliato dagli esperti, molti genitori optano per una immunizzazione selettiva o monocomponente.

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