I requisiti di età e contribuzione per la pensione anticipata non sono soggetti ai prossimi adeguamenti alle aspettative di vita
Il medico ospedaliero può andare in pensione prima del tempo per lavoro usurante? Sì, ma occorrono alcuni requisiti. Innanzitutto occorre partire dall'età anagrafica: per andare in pensione anticipata con il beneficio riservato ai lavor usuranti e a coloro che effettuano turni di notte bisogna raggiungere determinate quote, determinata dalla somma di età anagrafica e anni di contribuzione.
Per esempio, se si fanno 50 turni notturni l'anno, moltiplicando il numero per il coefficiente di 1,5 – come vuole la norma - si ottiene 75. In questo caso, è possibile andare in pensione anticipata con la quota 98,6, con almeno 35 anni di contributi (ci vogliono però almeno 63 anni e cinque mesi). Se invece, sempre facendo il calcolo utilizzato nell'esempio, i turni notturni sono più di 77, la quota per la pensione anticipata è 97,6. Gli anni di contribuzione necessaria sono sempre 35, quindi l’età anagrafica si abbassa a 62 anni e cinque mesi.
I requisiti di età e contribuzione per la pensione anticipata, in base alle novità previste dalla legge di Stabilità del 2017, non sono soggetti ai prossimi adeguamenti alle aspettative di vita.
Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
A Roma gli Stati Generali Anaao Assomed della Formazione Specialistica: le proposte per salvare la formazione dei futuri medici e sanitari e scongiurare il collasso della sanità pubblica
Sondaggio Anaao: in servizio prestano fino a 50 ore a settimana, si sentono "tappabuchi" e il 97% chiede una riforma del sistema formativo
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam, con il via libera dei ministeri vigilanti, ha introdotto un tetto al contributo
Per il 2024 opzione donna potrà essere richiesta solo dalle dottoresse e dalle odontoiatre che assistono un familiare disabile, oppure abbiano un’invalidità civile almeno del 74% oppure concludano il rapporto di lavoro all’esito dei tavoli di confron
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
Commenti