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I Nas sequestrano ancora una volta la farmacia Caiazzo

Farmacia Redazione DottNet | 23/09/2018 21:36

L'esercizio coinvolto in un'inchiesta su un giro di farmaci comprati sottoscosto e sull'emissione di scontrini fiscali utilizzati per detrarli dal 730

Non c'è pace per la farmacia Caiazzo di Milano. Era stata appena dissequestrata quando venerdì i carabinieri dei Nas hanno sottoposto a nuovo sequestro preventivo, nominando un amministratore la struttura, a poca distanza dalla Stazione Centrale. Il sequestro chiesto dal pm David Monti è sfociato dall' operazione "Contramal" che lo scorso aprile ha portato all'arresto di 13 persone per un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell'Erario, truffa ad aziende farmaceutiche, autoriciclaggio, ricettazione di farmaci, somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli indagati trafficavano in farmaci anche a base di oppioidi. In attesa che l'amministratore inizi il suo lavoro, al momento la farmacia è chiusa al pubblico.

La farmacia, dunque, è stata ancora una volta sequestrata perché sarebbe il terminale di un giro di farmaci comprati sottocosto in Italia, fingendo che fossero destinati agli ospedali e poi riveduti in mezzo mondo, dall'Iran alla Cina. Ma si parla anche di scontrini distribuiti in giro per consentire ai destinatari di detrarli dal 730: tra questi, oltre che della «Caiazzo» ci sono secondo il decreto anche scontrini di altre due note farmacie milanesi.

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Per il giudice non c'è dubbio che se tornassero in possesso della farmacia i titolari tornerebbero a delinquere. «Il pericolo di reiterazione dei reati è pressoché una certezza», scrive il gip nel provvedimento. Nel frattempo la Procura distrettuale antimafia - che pare non abbia condiviso l'iniziativa del pm Monti - si prepara a impugnare la sentenza che la scorsa settimana ha assolto il calabrese Giuseppe Strangio, accusato di avere riciclato nella «Caiazzo» i soldi dei clan.

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