Previdenza
Previdenza
Canali Minisiti ECM

Sono ancora poche le visite fiscali contro l'assenteismo

Previdenza Redazione DottNet | 26/09/2018 14:44

Il Polo Unico compie un anno, in 6 mesi 200.000 visite nel pubblico

Duecentomila visite fiscali in sei mesi ai dipendenti del pubblico impiego che si assentano per malattia: a un anno dall'avvio del Polo Unico della medicina fiscale, la rivoluzione attesa per combattere l'assenteismo nel pubblico impiego procede, ma non è ancora entrata a regime. A spiegarlo, sulla base degli ultimi dati Inps, sono i sindacati che rappresentano i medici fiscali, ovvero 1.200 professionisti che lavorano a chiamata e non hanno un contratto collettivo. Partito a settembre 2017 il Polo Unico per la medicina fiscale prevede che anche le viste mediche per malattia nel settore pubblico vengano effettuate dall'Inps, così come già accadeva a quelle private. I soldi stanziati nel 2017 a questo scopo sono stati 17 milioni, 35 nel 2018 e 50 per il 2019.   Obiettivo, la possibilità di effettuare più controlli, e anche nel fine settimana. E in effetti, il Polo ha permesso di effettuare 144mila visite nell'ultimo quadrimestre del 2017 con un calo del -13% dei certificati per malattia. Ma i numeri del 2018 non segnano la crescita sperata.

pubblicità

Secondo i dati dall'Osservatorio Inps, nel secondo trimestre sono state effettuate 101.000 visite fiscali, che unite a quelle del primo trimestre superano di poco le 200.000. "Si tratta di una cifra molto inferiore a quelle preventivate, circa 1,5 milioni l'anno", spiega Federica Ferraroni della Società della medicina previdenziale, assistenziale e fiscale (Simpaf). Questo non significa che i risultati non si siano visti, prosegue "perché in questo periodo i certificati di malattia sono diminuiti del 2,2% e i giorni di malattia del 4,8%. Ma è molto meno di quanto si potrebbe fare, considerato che l'assenteismo nel pubblico è il quadruplo di quello del privato". Quello che manca, come stigmatizzato anche dai parlamentari del Movimento 5 Stelle con la recente lettera al presidente Inps Tito Boeri, è un contratto collettivo per i medici fiscali, ancora tutti precari, nonostante lavorino per un ente pubblico. "È necessario - sottolinea Alfredo Petrone, segretario Settore Inps Fimmg - che la riforma del Polo Unico sia portata a compimento con la stipula dell'accordo collettivo nazionale che offra tutele, diritti e previdenza". Questo "ottimizzerebbe il servizio a budget invariato, con riduzione del costo per Inps della singola visita di controllo"

Commenti

I Correlati

Le nuove valutazioni intervengono sull’accertamento dell’invalidità, sullo stato di handicap e sulla disabilità ai fini lavorativi

Dopo la sentenza della Cassazione sulla violazione di privacy da parte del datore di lavoro, l'Ente ha deciso di rivoluzionarie i controlli

I certificati di malattia si sono ridotti del 13,1%

I dati sulle patologie erano stati trasmessi dal medico fiscale anche al datore di lavoro

Ti potrebbero interessare

Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023

Possono presentare domanda coloro che sono titolari o soci di farmacie rurali almeno dal 2022, in regola con il pagamento della prima rata della contribuzione Enpaf del corrente anno

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing

Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam, con il via libera dei ministeri vigilanti, ha introdotto un tetto al contributo