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Facoltà di Medicina: il nodo sta nelle specialistiche

Professione Redazione DottNet | 18/10/2018 14:11

Scontro Grillo-Bussetti: il ministro della Pubblica Istruzione pone troppi ostacoli

L'eco della polemica sull'abolizione del test di ammissione alla facolta' di medicina non si e' ancora spenta che arriva l'allarme del Ministro della Salute Giulia Grillo sulle scuole di specializzazione. Un tema che pare contrapporre il ministro al suo collega del dicastero della Pubblica Istruzione che pure riconosce essere una questione da "risolvere urgentemente". "Il problema delle scuole di specializzazione viene prima del numero chiuso a Medicina" - dice la Grillo - annunciando un provvedimento di urgenza che fatica a vedere la luce perche' - rincara - tutti mi pongono ostacoli senza dare soluzioni". Denunciando uno stallo con il Miur, la Grillo propone "una soluzione che arriva - dice - dalle Regioni", condivisa dal ministro ma che ha "obiezioni da parte del Miur".

"Le rispetto ma non è cosi' che assicuro 24 ore di copertura in un reparto". Il tema della formazione post laurea è strettamente collegato al fabbisogno di medici, che sta sempre più emergendo in diverse branche. Per poter entrare a pieno titolo nel Servizio sanitario nazionale, dopo la laurea è necessario specializzarsi ma le borse di specializzazione sono troppo poche, sia rispetto ai laureati che rispetto al ricambio generazionale. La conseguenza è che - ribadisce il Ministro - "oggi abbiamo una gravissima carenza di anestesisti, cardiologi e radiologi, quindi questo problema lo dobbiamo risolvere". La proposta delle Regioni per far fronte all'emergenza è "quella di utilizzare gli specializzandi dell'ultimo anno come è già stato fatto in passato nel nostro Paese".

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"L'ipotesi - spiega la Grillo - "e' una delle tante soluzioni percorribili" però non sembra piacere al ministero dell'Università e della Ricerca. Quello su cui il ministro non ha dubbi è che il problema vada risolto. "Io - ha precisato - devo garantire i servizi ai cittadini, anche se qualcuno se ne lamenterà". In qualsiasi caso, se la norma d'urgenza è la via d'uscita nell'immediato, conclude, "per la programmazione futura dobbiamo cercare di aumentare il numero di borse di studio e di riformare il percorso post lauream per adeguarci al resto d'Europa". E proprio sull'accesso alla facolta' di Medicina, il ministro Grillo esprime perplessita' sulla capacita' delle università esistenti di accogliere un numero illimitato di studenti, "come per tutte le cose va previsto un periodo di transizione", dice.

E su questo concorda anche il ministro Bussetti. "Lo Stato italiano - ha osservato - avrà bisogno di più medici, di conseguenza per noi è importante in questo momento cercare di risolvere un problema di medio termine, che sarebbe allargare il numero di coloro che potranno accedere al corso di laurea in Medicina" e "anche consentire più borse per le specializzazioni. Anche questo per noi è un tema importante da affrontare e da risolvere urgentemente".  Contrario all'abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina, il Coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni Antonio Saitta. "E' un boomerang, dice, dà luogo a molte criticità e non offre opportunità concrete agli studenti"

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