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Il 18% dei diabetici è senza cure adeguate, a rischio diritti e terapie

Diabetologia Redazione DottNet | 13/11/2018 15:33

Occorrono centri specializzati, il medico di famiglia non basta

Il 7% della popolazione italiana soffre di diabete, quasi 4 milioni di persone, e di queste ogg i il 18% sono pazienti 'invisibili' , non trattati in centri specializzati. Numeri destinati a crescere, con l' aumento dell' obesità e la scarsità di risorse economiche investite in cure e terapie per prevenire le complicanze della patologia. A lanciare l' allarme è Raffaele Scalpone , medico diabetologo, responsabile del servizio di diabetologia presso l' Ini Istituto Neurotraumatologico Italiano e presidente dell' Associazione italiana per la difesa degli interessi dei diabetici. "Negli ultimi anni la vita dei diabetici è migliorata, la ricerca va avanti e le cure si perfezionano. Eppure un diabetico, oltre alla lotta quotidiana con la malattia, deve affrontare una serie di difficoltà, a partire dal diritto essenziale alla cura e alla tutela del posto di lavoro , entrambi a rischio per la carenza di risorse economiche - spiega l' esperto- I costi delle nuove terapie, farmaci innovativi e device in grado di arrestare l' evoluzione del diabete, sono alti e in un prossimo futuro, se le Regioni non provvederanno a stanziare fondi ad hoc, non saranno disponibili per tutti i malati".

Ma l' accesso alle cure mostra già difficoltà. "Il 18% dei pazienti che presentano forme iniziali di diabete sono affidati al medico di base, malati 'invisibili' che dovrebbero avere a disposizione centri e medici specializzati in grado di attuare strategie preventive della patologia diabetica- osserva ancora Scalpone- Inoltre l' incidenza del diabete è in aumento perché è in aumento l' obesità e il rischio, in futuro, è di arrivare al 30% di diabetici non curati, per mancanza di fondi, con la conseguenza di un aumento di complicanze cardiocircolatorie e della perdita della possibilità di condurre una vita normale". L' appello è dunque alle Regioni , affinché si avvii una gestione uniforme dei device e si proceda a un maggiore stanziamento di fondi per le terapie del diabete: "Bisogna evitare di avere sistemi sanitari differenti, di avere in Toscana agevolazioni che non esistono in Campania- afferma il diabetologo- Nelle Regioni gli appalti per la gestione e l' utilizzo dei device devono diventare omogenei e devono essere stanziati più fondi per le terapie, altrimenti si rischia che i farmaci innovativi in grado di arrestare l' evoluzione del diabete non saranno disponibili per tutti. Lo stanziamento- conclude l' esperto- dovrebbe essere uniforme per qualità di prestazioni erogate e prodotto acquistato, con gare trasparenti e identiche in tutta Italia".

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