Bisognerebbe iniziare a prenderli dalla dodicesima settimana gravidanza
Mangiare più acidi grassi omega-3 (di cui sono ricchi salmone e pesce azzurro) durante la gravidanza riduce il rischio di un parto prematuro. Lo conferma un nuovo studio Cochrane, che ha passato in rassegna 70 ricerche. Il gruppo, guidato dall'australiana Philippa Middleton, ha visto che aumentando il consumo giornaliero degli omega-3 a catena lunga si riduce dell'11% il rischio di partorire prima delle 37 settimane di gravidanza, del 42% di dare alla luce prima di 34 settimane e del 10% di avere bambini che pesano meno di 2,5 chili. "Non ci sono molte opzioni per prevenire un parto prematuro - commenta Middleton - anche perché non sono ancora ben chiare le cause.
I nuovi LARN saranno presentati in anteprima al Congresso Nazionale a Piacenza
Fipe-Confcommercio e Associazione Aic firmano intesa
Lo rivela uno studio clinico della durata di 4 settimane pubblicato su Lancet Gastroenterology & Hepatology
Berni Canani: "Più colpita la fascia inferiore ai tre anni". L’alimento più spesso responsabile è il latte (55%) seguono uova (33%) e frutta secca (24%)
Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"
Il ginecologo e il medico di medicina generale importanti punti di riferimento da cui le donne desiderano ricevere informazioni
La Chiesa prende posizione contro la maternità surrogata, 'attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto
Dopo il parto si ha però un recupero, specie se si allatta
I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP
I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro
Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”
Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”
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