Un neo su 10 può non venir individuato. A mettere in guardia è una revisione di 104 studi pubblicata sulla Cochrane Library
Asimmetrico, con bordi irregolari e in rapida modificazione: sono queste le caratteristiche di un neo sospetto, ma osservarle a occhio nudo non è sufficiente a capire se possa trattarsi di un tumore della pelle. Così facendo, infatti, uno su 10 può non venir individuato. A mettere in guardia è una revisione di 104 studi, pubblicata sulla Cochrane Library. Condotta da un team di 30 esperti dell'Università di Birmingham e finanziata dal National Institute for Health Research (NIHR) inglese, la revisione ha esaminato una serie di metodi diagnostici per i tumori della pelle, dall'osservazione a occhio nudo fino all'intelligenza artificiale, passando per app e dermoscopi. Le conclusioni affermano che migliaia di nei pericolosi ogni anno non vengono individuati a causa di un esame visivo inefficace.
Anche le app che consentono di scattare una foto del neo e analizzarlo attraverso algoritmi di apprendimento automatico non hanno dato risultati affidabili. Mentre l'intelligenza artificiale è risultata collegata a un aumento di falsi positivi e chirurgia non necessaria. La diagnosi andrebbe invece migliorata facendo un uso più ampio della dermoscopia, esame effettuato dai dermatologi ma non nell'assistenza primaria. Una soluzione potrebbe arrivare dalla teledermatologia, ovvero la valutazione specialistica a distanza di lesioni cutanee mediante l'invio immagini dermoscopiche: "è un buon modo per aiutare i medici di famiglia a decidere quali nei devono essere visti da un dermatologo", scrivono i ricercatori. "Il rilevamento precoce è essenziale per migliorare i tassi di sopravvivenza nel melanoma, soprattutto considerando che i casi in tutto il mondo stanno aumentando", sottolinea l'autore Jac Dinnes.
fonte: Cochrane Library
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