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L’Intelligenza Artificiale rivoluziona la lotta al cancro al seno

Oncologia Redazione DottNet | 03/04/2024 15:32

L'associazione Linfa è la prima in Italia ad utilizzare il nuovissimo strumento di Intelligenza Artificiale di Samsung, S-Detect, assieme alla già innovativa tecnica dell'eco-color-doppler con elastosonografia

Da pochissimo la Linfa si è dotata di una nuova strumentazione ecografica potenziata dall’innovativa tecnica S-Detect di Samsung. "Siamo i primi in Italia, nel campo senologico,, ad utilizzare eco-color-doppler con elastosonografia utilizzando anche il nuovo strumento di intelligenza artificiale", commenatno i responsabili dell'Associazione.

La diagnosi precoce rappresenta un fattore cruciale nella battaglia contro il cancro al seno, responsabile di oltre 600.000 decessi ogni anno a livello globale. Ora, una nuova alleata si sta affermando per affiancare i medici in questa sfida: l'Intelligenza Artificiale (AI). Grazie a sofisticati algoritmi di apprendimento automatico, sistemi all'avanguardia come S-Detect™ di Samsung stanno rivoluzionando l'accuratezza diagnostica nella pratica clinica. Questi sistemi AI non sostituiscono il giudizio clinico dei professionisti sanitari, ma fungono piuttosto da una sorta di "seconda opinione esperta" nell'analisi delle immagini diagnostiche. Addestrati su enormi dataset di casi etichettati da esperti, gli algoritmi di deep learning imparano a riconoscere pattern visivi associati a lesioni mammarie sospette. Quando vengono esaminate nuove immagini ecografiche del seno, l'AI come S-Detect è in grado di rilevare e segnalare al medico eventuali anomalie meritevoli di ulteriore indagine. Questo processo di "attivazione visiva" accelera e supporta il flusso di lavoro radiologico, permettendo di concentrarsi sulle aree di maggiore interesse clinico.  Numerosi studi indipendenti hanno dimostrato l'utilità di S-Detect nel migliorare le prestazioni diagnostiche in ambito senologico. Una recente ricerca condotta in Turchia ha registrato un aumento della sensibilità, ovvero la capacità di identificare correttamente lesioni maligne, dal 92% al 98% grazie all'ausilio di questa tecnologia AI.  Allo stesso tempo, l'uso di S-Detect ha portato a una riduzione significativa del tasso di richiami non necessari legati a falsi positivi, evitando costi e ansia inutili per le pazienti. Questi risultati sono in linea con altri studi che hanno segnalato miglioramenti nell'accuratezza diagnostica, specialmente per lesioni difficili da individuare a causa delle loro piccole dimensioni o scarsa visibilità.

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Superare le sfide nell'implementazione clinica
Nonostante le evidenze scientifiche a supporto dell'AI in senologia, esistono ancora alcune sfide da affrontare per un'adozione diffusa e ottimale di queste tecnologie. Un aspetto critico riguarda la qualità e la rappresentatività dei dataset utilizzati per l'addestramento degli algoritmi.  Per evitare bias legati a fattori come età, etnia o densità mammaria delle pazienti, è necessario che i sistemi AI vengano esposti a immagini altamente eterogenee durante la fase di apprendimento. Solo così potranno sviluppare una "vista d'insieme" adeguata alle diverse casistiche della popolazione. Un'altra area di sviluppo riguarda l'interpretazione delle caratteristiche tissutali. Algoritmi evoluti potrebbero non solo rilevare lesioni sospette, ma anche fornire indicazioni sulla probabile natura benigna o maligna in base a specifici pattern visivi. Queste informazioni aggiuntive supporterebbero la pianificazione ottimale del percorso terapeutico. Per un'adozione clinica di successo, è inoltre fondamentale creare protocolli operativi standardizzati e percorsi formativi specifici per i radiologi. Una corretta sinergia tra intelligenza umana e artificiale è infatti la chiave per massimizzare i benefici dell'AI, evitando errori di sovra-affidamento o mancata supervisione.

Un futuro di diagnosi integrate e personalizzate: il centro senologico personalizzato in Linfa
La Linfa Associazione da anni ha sviluppato e implementato il suo protocollo "Centro senologico personalizzato"; prevede controlli semestrali completamente adattati alle necessità cliniche, psicologiche e personali della paziente. Lo scopo è duplice: ridurre drasticamente la possibilità di comparsa di formazioni maligne grazie alla frequenza dei controlli, che abbiamo visto essere ottimale rispetto a periodi più lunghi, ma anche mettere al centro la donna durante tutto il percorso diagnostico e di eventuale cura. Le prospettive dell'AI in senologia non si limitano però all'analisi delle immagini ecografiche. Già si intravedono infatti sistemi evoluti in grado di integrare dati multimodali provenienti da mammografia, risonanza magnetica e persino "biopsia liquida" su sangue. Questo approccio olistico potrebbe rivoluzionare l'intero percorso diagnostico del cancro al seno, offrendo una visione d'insieme più accurata e tempestiva della situazione clinica di ogni singola paziente. Un'altra area di sviluppo riguarda i sistemi di supporto decisionale clinico basati sull'AI. Questi strumenti valutano numerosi parametri come fattori di rischio personali, caratteristiche della lesione, precedenti anamnestici e profili biomolecolari, integrando tutte queste informazioni in un'unica piattaforma intelligente. L'obiettivo è quello di fornire raccomandazioni personalizzate sui piani di screening, diagnosi e trattamento più idonei per ciascuna donna, ottimizzando l'intera gestione clinica.  Oltre ai benefici in termini di accuratezza e tempestività delle cure, l'intelligenza artificiale potrebbe anche tradursi in significativi risparmi economici su larga scala. Una diagnosi precoce riduce infatti i costi associati a terapie tardive, complicanze avanzate e ospedalizzazioni prolungate. Secondo uno studio dell'Università del Wisconsin, l'implementazione diffusa di sistemi AI per il triage delle mammografie potrebbe comportare un risparmio annuo di oltre 460 milioni di dollari per il sistema sanitario statunitense, con benefici analoghi attesi in altre regioni ad alta incidenza di cancro al seno.

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