La Fondazione Enpam ha proceduto alla pubblicazione delle Certificazioni Uniche, modello sintetico, documento indispensabile per la presentazione della dichiarazione dei redditi, all’interno dell’area riservata degli iscritti e dei pensionati
A seguito della trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati delle Certificazioni Uniche 2024, redditi 2023, già nella giornata del 15 marzo 2024 la Fondazione Enpam ha proceduto alla pubblicazione delle Certificazioni Uniche, modello sintetico, documento indispensabile per la presentazione della dichiarazione dei redditi, all’interno dell’area riservata degli iscritti e dei pensionati.
Dopo la pubblicazione è stata attivata una campagna e-mail per tutti gli iscritti in possesso dell’indirizzo registrato sul portale. Il testo della e-mail è stato il seguente:
Cordiali saluti
A partire da lunedì 18 marzo 2024, l’Enpam ha attivato tutte le funzionalità informatiche per il rilascio dei duplicati delle Certificazioni Uniche.
Quanti non possono o non vogliono accedere all’area riservata del sito, possono inviare una richiesta via e-mail all’indirizzo duplicati.cu@enpam.it Le domande saranno evase solo se alla relativa istanza risulta allegato un valido documento di riconoscimento ed eventuale delega dell’interessato (come nel caso, ad esempio, della richiesta da parte di un commercialista.
In alternativa si può utilizzare il numero unico 06.4829.4829, seguendo le istruzioni della voce guida. Inoltre, per gli iscritti della maggior parte delle province è possibile chiedere la stampa della Certificazione Unica presso la sede del proprio Ordine. L’Enpam procederà, senza alcuna richiesta da parte degli interessati, alla stampa ed all’invio in formato cartaceo, presso l’indirizzo di residenza registrato, delle Certificazioni Uniche relative a pensionati con età pari o superiore a 85 anni (classe di età uguale o inferiore all’anno 1939), agli eredi dei pensionati deceduti (presso l’ultima residenza del de cuius) e ai professionisti che non hanno le credenziali di accesso all’area riservata (ad esempio i beneficiari di somme a seguito di pignoramenti presso terzi).
Anche per l’Inps, come informa l’Istituto, è disponibile dal 15 marzo la Certificazione Unica (CU) 2024, relativa ai redditi percepiti nel 2023 e accessibile per tutti i cittadini attraverso le diverse modalità digitali e tradizionali, riflettendo l’impegno dell’Istituto verso l’innovazione e la semplificazione dei servizi. Le CU pubblicate all’apertura del servizio hanno raggiunto la cifra record di 27.258.499 (lo scorso anno erano 26.164.401).
Per visualizzare, scaricare e stampare il modello CU 2024 è necessario accedere con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, PIN, e IDAS) all’area personale MyINPS: "I tuoi servizi e strumenti", "Servizi fiscali e pagamenti ricevuti da INPS", "Certificazione Unica 2024 (Cittadino)".
Per i pensionati sarà possibile scaricare il documento anche tramite il servizio online "Cedolino della pensione".
La CU 2024 è disponibile anche sull’app INPS Mobile per dispositivi Android e Apple iOS, utilizzando le credenziali personali e il servizio "Certificazione Unica". In alternativa, la Certificazione Unica potrà essere richiesta tramite:
Oliveti: “L’apporto maggiore ai conti del 2023 è stato dato dai buoni investimenti finanziari che, insieme alle riserve accantonate, nei prossimi anni come oggi, ci permetteranno di pagare le pensioni ai medici, agli odontoiatri e ai loro familiari,
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 13/E del 4 marzo 2024, ha fornito una serie di chiarimenti sul termine di presentazione, da parte dei sostituti d’imposta, delle Certificazioni Uniche
La Fondazione ha applicato la rivalutazione Istat, così come prevista dalle specifiche disposizioni regolamentari in materia, comprensiva degli arretrati riferiti ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024
Il ricalcolo interamente contributivo della pensione può essere conveniente in alcuni casi particolari come quello in cui il lavoratore si ritrovi ad avere dei periodi di diversi anni di mancata contribuzione
Oliveti: “L’apporto maggiore ai conti del 2023 è stato dato dai buoni investimenti finanziari che, insieme alle riserve accantonate, nei prossimi anni come oggi, ci permetteranno di pagare le pensioni ai medici, agli odontoiatri e ai loro familiari,
La Fondazione ha applicato la rivalutazione Istat, così come prevista dalle specifiche disposizioni regolamentari in materia, comprensiva degli arretrati riferiti ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024
Il ricalcolo interamente contributivo della pensione può essere conveniente in alcuni casi particolari come quello in cui il lavoratore si ritrovi ad avere dei periodi di diversi anni di mancata contribuzione
L’INPS con la circolare n. 46 del 13 marzo 2024, ha fornito le istruzioni in merito alle modifiche introdotte
Commenti