Previdenza
Previdenza
Canali Minisiti ECM

Assegno di invalidità e disoccupazione: diritto di opzione

Previdenza Giovanni Vezza | 10/01/2012 09:58

L’INPS con circolare dello scorso dicembre n. 138 specifica che per un corretto esercizio del diritto di opzione tra assegno di invalidità e indennità di disoccupazione è condizione indefettibile che l’assicurato presenti alla competente struttura dell’INPS apposita richiesta scritta, da cui risulti, in modo non equivoco, la propria volontà di scegliere l’indennità di disoccupazione in luogo dell’assegno ordinario di invalidità, entro 60 giorni dalla data in cui è stato notificato il provvedimento di accoglimento della domanda di assegno ordinario di invalidità.
 

Tale caso riguarda i lavoratori che diventino titolari di assegno ordinario di invalidità successivamente alla presentazione della domanda di indennità di disoccupazione o durante il periodo di fruizione dell’indennità medesima. Qualora essi non esercitino tale opzione o la esercitino in ritardo, l’importo dell’indennità di disoccupazione corrisposta diventa non dovuto e deve essere oggetto di compensazione o recupero sui pagamenti relativi all’assegno di invalidità.

Tutto ciò viene precisato alla luce della sentenza della Corte Costituzionale  n. 234 del 22 luglio 2011, con la quale è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale di alcune norme, nella parte in cui esse non prevedono, per i lavoratori che fruiscono di assegno o pensione di invalidità nel caso si trovino ad avere diritto ai trattamenti di disoccupazione , il diritto di optare tra tali trattamenti e quelli di invalidità, limitatamente al periodo di disoccupazione indennizzato.
 

pubblicità

Clicchi qui per essere aggiornato

Commenti

I Correlati

Salutemia, le novità 2024 per gli iscritti

Previdenza | Redazione DottNet | 16/05/2024 11:09

Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno

Emilio Croce: "Il Consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni"

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria

Ti potrebbero interessare

Salutemia, le novità 2024 per gli iscritti

Previdenza | Redazione DottNet | 16/05/2024 11:09

Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno

Emilio Croce: "Il Consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni"

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria