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Clima, si corre ai ripari

Medicina Generale Redazione DottNet | 23/10/2008 19:28

Ondate di calore, alluvioni, siccità: salute sempre più a rischio per i cambiamenti climatici. E mentre a Bruxelles continua l'accesa polemica sulle misure per tagliare le emissioni di gas serra, a Madrid 60 Paesi hanno trovato l'accordo per il piano anti-emergenza di protezione delle popolazioni.

Il Comitato Europeo Ambiente e Salute riunito nella capitale spagnola, al quale partecipano una sessantina di paesi europei ed asiatici, Usa, Canada, Organizzazione mondiale della sanità e Nazioni Unite, ha infatti deciso di porre al centro della prossima Conferenza interministeriale Ambiente e Salute le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. ''Secondo tutti gli osservatori internazionali - ha detto Corrado Clini, Presidente del Comitato Ambiente e Salute e Direttore generale del ministero dell'Ambiente - le emissioni stanno aumentando e nei prossimi 30-40 anni dovremo ancora fare i conti con variazioni climatiche più intense e frequenti. E' necessario quindi non pensare solo alla riduzione delle emissioni, ma concentrarsi sulle strategie di adattamento per proteggere la popolazione dai rischi''.

Tra questi alluvioni, siccità, carenza d'acqua e di cibo, ondate di calore e il diffondersi di malattie come la malaria. ''Abbiamo convenuto - ha aggiunto Clini - di avviare un Piano d'azione, un compito non facile perchè dobbiamo orientare in modo differente le politiche e gli investimenti privati per la gestione del territorio e delle risorse''. In particolare il piano di adattamento prevede 5 capitoli principali di intervento: salvaguardia del territorio e delle coste, gestione delle risorse idriche, protezione dalle alluvioni, messa in sicurezza delle infrastrutture e miglioramento dei servizi sanitari.
Alcuni Paesi, come Danimarca, Finlandia, Spagna, Francia, Regno Unito, Ungheria e Olanda hanno già varato un piano di adattamento, mentre Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Lettonia, Norvegia e Romania lo stanno preparando. Ma, secondo Clini, sarà necessario mettere a punto una strategia comune, integrando le differenti esperienze e tenendo conto che i cambiamenti climatici influenzano pesantemente lo sviluppo sociale, economico e la salute dell'intero pianeta. Nel mirino soprattutto le città dove si concentrano i rischi: un centro urbano di un milione di abitanti in Europa, ad esempio, consuma in un solo giorno 320.000 tonnellate d'acqua, 11.500 tonnellate di combustibili fossili, 2.000 tonnellate di cibo e produce 25.000 tonnellate di CO2 e 1.600 tonnellate di rifiuti solidi. In base a un recente rapporto dell'Agenzia europea per l' ambiente, per ogni grado di temperatura in più il rischio di mortalità aumenta tra lo 0,2 e il 5.5 per cento; negli ultimi 15 anni la zanzara tigre si è sempre più diffusa in Europa mentre nel Mediterraneo si prescrive una sorveglianza attenta della qualità dell'acqua potabile.

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