Per la prima volta dalla fine del secolo scorso cala la differenza fra l'attesa di vita della donna e quella dell'uomo: il vantaggio di 7 mesi per la donna all'inizio del 900 sale a 7 anni nel 2000; ma al 2008 questo vantaggio cala di un anno, scende a 6.
''Perchè lo stile di vita dei due sessi tende - dicono gli esperti - a uniformarsi: le donne oggi hanno più rischi professionali, più incidenti stradali, soprattutto fumano di più''. Su quest'ultimo particolare si sofferma Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche, nell'illustrare a Milano i risultati dell'indagine 'Le donne italiane e il fumo' svolta per conto della Fondazione Umberto Veronesi in occasione del lancio della campagna antifumo 'No Smoking-Be Happy'. In Italia oggi fumano tra 11 e 12 milioni di persone. Di questa cifra, quasi cinque milioni sono donne. E fumano più al Centro (20,9%) che al Sud (18,8) e al Nord (15,9). Il Lazio è la regione con maggiore densità di fumatrici. Ma ci sono più fan della sigaretta nelle città con oltre 250 mila abitanti, e tra le laureate (la cultura in questo caso sembra non pagare) e le dirigenti/imprenditrici/professioniste, fascia in cui le fumatrici sono quasi il doppio della media.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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