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Le cellule del sangue diventano terapeutiche per la cardiopatia ischemica

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/07/2008 16:33

Cellule del sangue in grado di regolare la formazione di nuovi vasi sanguigni e di essere terapeutiche nella cardiopatia ischemica: è la scoperta dei ricercatori del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia di Trieste, diretti da Mauro Giacca.

La loro ricerca, realizzata dall'equipe di Serena Zacchigna e pubblicata sul 'The Journal of Clinical Investigation', ha rivelato le proprietà di una popolazione di cellule del sangue, derivate dal midollo osseo, che, grazie alla presenza sulla loro superficie di un particolare recettore (chiamato Neuropilina-1), vengono attratte dagli stimoli rilasciati dai tessuti in cui si stanno formando nuovi vasi sanguigni, come capita nel cuore infartuato. Una volta arrivate nei tessuti con un insufficiente afflusso di sangue, ovvero ischemici, queste cellule hanno la peculiare capacità di promuovere la maturazione dei vasi sanguigni in via di formazione, favorendo la comparsa di arterie di piccolo e medio calibro, capaci di migliorare l'apporto di sangue ai tessuti.

''E' noto da molto tempo che il sangue contiene delle cellule in grado di ''sentire'' le situazioni di ischemia e di migrare verso i tessuti in via di rigenerazione, tra cui il cuore infartuato - spiega il professor Giacca -. Da diversi anni, tuttavia, si discute se queste cellule siano realmente cellule staminali, in grado cioè di formare direttamente nuovi vasi sanguigni e riparare il cuore danneggiato. Il nostro studio si inserisce in questo dibattito e indica invece che le cellule con il recettore Neuropilina-1 agiscono con un meccanismo diverso''.

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