Corsie ospedaliere aperte ai medici di famiglia per garantire una migliore continuità di cura ai pazienti e ridurre le spese sanitarie inutili.
E' l'iniziativa 'Ospedale in comune', ufficialmente inaugurata all'Ospedale San Paolo di Milano, che ha invitato nei suoi reparti 800 medici di base per dar vita fin dai prossimi giorni a questo progetto pilota, tra i primi in Italia. ''Ospedale in comune - spiega il responsabile del progetto, Carlo Corsi, direttore del Dipartimento di chirurgia - vuole essere un patto di solidarietà per la salute tra medici di base e ospedalieri. Garantirà ai pazienti una migliore assistenza e la tanto auspicata continuità di cura, porterà a ridurre la spesa grazie alla maggiore appropriatezza delle prestazioni sanitarie e diminuirà i contenziosi medico-paziente''. Ai medici di famiglia, spiega il direttore generale del San Paolo, Giuseppe Catarisano, ''sarà dato un camice e un tesserino di riconoscimento con cui potranno raggiungere i loro pazienti ricoverati contribuendo attivamente al percorso diagnostico-terapeutico''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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