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L'ora solare è uno scossone per l'uomo. Milillo: occhio all'alimentazione

Medicina Generale Redazione DottNet | 25/10/2008 19:05

Si spostano le lancette dell'orologio ed anche quelle del nostro cervello rischiano di andare in 'tilt'. Sabato scorso è tornata infatti l'ora solare e si sono sincronizzati gli orologi un'ora indietro. Ma se molti già hanno pregustato l'ora in più di sonno, è però bene sapere che il nostro 'orologio interno' in realtà riceve degli scossoni negativi da questi cambi di orario e impiega parecchie settimane (almeno sei) per adattarsi al mutamento.

 La conferma arriva da un recente studio pubblicato sulla rivista Current Biology, ma gli esperti comunque rassicurano: il cambio d'orario è sicuramente uno stress per l'organismo, ma non così grave e il consiglio fondamentale è quello di non aggiungervi ulteriori stress. Ma cosa succede al nostro cervello quando l'orario viene cambiato? Lo spostamento di una sola ora, che molti tendono a sottovalutare, spiegano gli autori dello studio della Ludwig-Maximilian University di Monaco, in realtà ha effetti ''dirompenti'' sui ritmi endogeni del nostro corpo, che non si risolvono nel giro di qualche giorno come si pensava. L'organismo ha, infatti, un complesso meccanismo di sincronizzazione regolato dall'orologio biologico che, situato nel nucleo dell'ipotalamo e collegato ad 'orologi periferici' dei diversi organi, è fondamentale per mantenere le nostre normali funzioni fisiologiche in sincronia con l'ambiente esterno (per esempio il sonno di notte, la veglia e le diverse performance cognitive durante il giorno).

L'orologio biologico è normalmente sincronizzato su un ciclo di circa 24 ore (ciclo circadiano), dettato dall'alternanza luce-buio nell'ambiente circostante. La sincronia si instaura attraverso l'informazione luminosa che viene convogliata al cervello tramite l'occhio.
Il cambio d'orario 'scombussola', dunque, tale ciclo rendendo necessario un periodo di adattamento per riposizionare le 'lancette interne'. Circa 1,6 miliardi di persone al mondo devono fare i conti ogni anno con l'ora legale, ma finora pochi studi, e sempre su un ristretto campione di individui, erano stati compiuti per esaminare gli effetti del cambio dell'ora. La conferma scientifica, dunque, c'è: il cambio d'orario determina, effettivamente, ripercussioni negative sull' organismo. Ma non è il caso di allarmarsi, avverte il segretario della Federazione italiana dei medici di famiglia (Fimmg) Giacomo Milillo: ''Non ci sono grossi pericoli per la salute ma, come tutti gli stress - afferma - l' 'aggiustamento' dell'orologio interno può dare qualche segno di affaticamento e maggiore stanchezza''. A tutto ciò c'è però un rimedio: ''Questi disturbi - sottolinea Milillo - si possono facilmente prevenire attraverso una maggiore attenzione al rispetto delle regole base ad esempio dell'alimentazione, non esagerando e bevendo adeguatamente, e non affaticandosi eccessivamente''. Il cambio d'ora, insomma, è un ''piccolo stress'' e il segreto per non amplificarlo, conclude il medico, è ''non aggiungere altri stress''.

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