Si spostano le lancette dell'orologio ed anche quelle del nostro cervello rischiano di andare in 'tilt'. Sabato scorso è tornata infatti l'ora solare e si sono sincronizzati gli orologi un'ora indietro. Ma se molti già hanno pregustato l'ora in più di sonno, è però bene sapere che il nostro 'orologio interno' in realtà riceve degli scossoni negativi da questi cambi di orario e impiega parecchie settimane (almeno sei) per adattarsi al mutamento.
La conferma arriva da un recente studio pubblicato sulla rivista Current Biology, ma gli esperti comunque rassicurano: il cambio d'orario è sicuramente uno stress per l'organismo, ma non così grave e il consiglio fondamentale è quello di non aggiungervi ulteriori stress. Ma cosa succede al nostro cervello quando l'orario viene cambiato? Lo spostamento di una sola ora, che molti tendono a sottovalutare, spiegano gli autori dello studio della Ludwig-Maximilian University di Monaco, in realtà ha effetti ''dirompenti'' sui ritmi endogeni del nostro corpo, che non si risolvono nel giro di qualche giorno come si pensava. L'organismo ha, infatti, un complesso meccanismo di sincronizzazione regolato dall'orologio biologico che, situato nel nucleo dell'ipotalamo e collegato ad 'orologi periferici' dei diversi organi, è fondamentale per mantenere le nostre normali funzioni fisiologiche in sincronia con l'ambiente esterno (per esempio il sonno di notte, la veglia e le diverse performance cognitive durante il giorno).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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