E' in arrivo un decreto sanita' che oltre alla questione dell'intramoenia affrontera' anche altri capitoli ''dalla responsabilita' dei medici, a miglioramenti per la filiera del farmaco con anche alcune precisazioni sulla sperimentazione dei farmaci, alla sanita' elettronica'', annuncia il ministro della Salute, Renato Balduzzi: ''Lo proporremo la prossima settimana affidando al Parlamento ampio materiali di discussione e speriamo di approvazione''. Intanto il 79% degli italiani ritiene che la crisi possa minare la salute e il benessere. Nonostante ciò quasi 6 italiani su 10 (59%) fa meno esami e visite mediche, pur avendone la necessità. Il sondaggio promosso da ''Il ritratto della salute'', il quotidiano on line della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) dimostra, numeri alla mano, che il 29% degli italiani avverte maggiormente lo stress lavorativo e il 12% va meno in ferie. ''Come medici di famiglia - afferma Claudio Cricelli, presidente Simg - riscontriamo il problema emerso dal questionario. Le persone fanno meno esami per colpa della crisi. E per oltre il 70% il medico di famiglia rimane il punto di riferimento''.
L'impatto della crisi economico-finanziaria sulla salute e' forte: le persone si sentono piu' stressate e meno in forma rispetto a qualche anno fa. ''Le difficolta' finanziarie - continua Cricelli - non devono tradursi in un taglio indiscriminato dei servizi sanitari. Le ultime manovre finanziarie hanno inciso profondamente sul livello dell'assistenza e si preannunciano nuovi aggravi, si tratti o meno di ticket''. Il vero obiettivo, invece, conclude il presidente Simg, e' quello di ''investire in appropriatezza e innovazione''.
Groupon
Ed è proprio a causa della crisi che si stanno moltiplicando le offerte sanitarie su Groupon: l’ultimo caso si è verificato a Napoli ma al medico che pubblicizzava la sua attività non è andata bene. Il chirurgo plastico ha proposto, attraverso appunto il sito, un intervento di aumento del seno scontandolo di tremila euro: subito 799 euro e 2000 al saldo. Prezzi, quindi, in linea con la politica di Groupon per un intervento da praticare presso la clinica privata Villa del Sole, finita nella cronaca per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto uno dei soci, l’ortopedico Iannelli. Il caso, però, è scoppiato quando il medico in questione, dipendente dell’Ospedale Cardarelli, si è vista contestare l’iniziativa dal direttore generale Rocco Granata, perché ai medici del nosocomio napoletano non è consentito eseguire interventi di chirurgia estetica. E oltre al richiamo di Granata, il medico – oltre alla sospensione di un mese dalle attività ospedaliere – ha raccolto una denuncia in Procura e una segnalazione all’Ordine di Napoli. Tutto è partito dalla pubblicità che ha fatto il medico sul sito: “Tutte le soluzioni adottate finora non ti hanno soddisfatta o non ti hanno tolto la convinzione che un seno più grande non sia soltanto una questione estetica ma anche un modo per sentirti a tuo agio con te stessa?”. Ecco la risposta che arriva da “Prezzofelice”, una soluzione che consiste nell’acquisto di un buono sconto da 799 euro su un intervento di mastoplastica additiva. Soldi restituiti se si ritiene di non poter intervenire. Il tutto accompagnato dalla promozione che il medico ha fatto di sé sottolineando, appunto, l’appartenenza e il ruolo apicale nell’ospedale, cosa, quest’ultima che ha fatto inorridire i vertici del Cardarelli.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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