Lo studio LITHE, presentato al convegno scientifico annuale dell'American College of Rheumatology (ACR) di San Francisco, ha evidenziato che un nuovo anticorpo monoclonale, il tocilizumab, è più efficace del confronto nel bloccare l'erosione ossea e il restringimento degli spazi tra le articolazioni, cause principali dell'invalidità dei pazienti con artrite reumatoide.
Lo studio, di fase III (studi fatti prima della registrazione di un farmaco), diretto da Joel Kramer, del Centro di Reumatologia di Albany (New York), coinvolge 1196 pazienti; un gruppo riceve tocilizumab in associazione con metotressato, mentre il gruppo di controllo assume solo metotressato. Il nuovo farmaco, un anticorpo monoclonale ottenuto da tecnologia ricombinante, agisce inibendo l'attività dell'interleuchina-6 (IL-6), uno dei mediatori chimici coinvolti nel processo infiammatorio. I risultati presentati provengono dal primo anno di trattamento, mentre lo studio proseguirà per altri 12 mesi.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti