''Siamo ai limiti del collasso''. L'allarme è lanciato dal presidente del Raggruppamento Regionale Sanità di Confindustria Campania, Ottavio Coriglioni. ''Le Asl pagano le prestazioni fornite dalle aziende private accreditate presso la Regione con ritardi medi di 622 giorni.
Le imprese sono costrette nel frattempo a indebitarsi con gli istituti di credito che, perdurando oltre misura il ritardo, sollecitano il rientro. Con l'aggravarsi della crisi finanziaria internazionale, le imprese della sanità privata sono così le prime vittime del credit crunch, la restrizione tendenziale degli affidamenti effettuata da banche sempre più timorose'', dice Coriglioni Il malessere del comparto della sanità privata non è circoscritto al ritardo nei pagamenti. ''Le nostre aziende - ricorda Coriglioni - all'inizio di quest'anno sono state obbligate a firmare contratti capestro, che stabilivano tagli netti agli importi fissati per le prestazioni in regime di accreditamento.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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