Si parla molto di osteoporosi nella donna, soprattutto dopo la menopausa quando viene a mancare la protezione di alcuni ormoni, ma molto meno di quella maschile, ''troppo spesso misconosciuta'' secondo il francese Maurice Audran (Università di Angers).
Se l'incidenza della malattia è doppia nella donna rispetto all'uomo, l'osteoporosi maschile aumenta comunque del 15-20% il rischio che un uomo dopo i 50 anni possa avere una frattura. Un terzo delle fratture dell'estremità superiore del femore interessa comunque l'uomo, e i tassi di mortalità dopo queste fratture sono da due a tre volte superiori a quelli delle donne. Infine, uno studio dimostra che il costo dell'osteoporosi maschile ammonta a 2,5 miliardi di dollari nel mondo, pari al 29% del costo totale dell'osteoporosi. La malattia, nell'uomo - ha detto ancora Audran - è associata, nel 60% dei casi all'esposizione di fattori ambientali, come tabacco, alcol, carenza di vitamina D, oltre che all'uso di farmaci come i cortisonici e il farmaci contro il cancro della prostata.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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