'Psa' esclusivamente per i pazienti che hanno gia' problemi come l'ipertrofia prostatica benigna, da inviare se il risultato è anomalo (anche dopo la ripetizione dell'esame), alla valutazione in un centro urologico. Questo il messaggio che l' Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) invia ai medici di famiglia (e indirettamente ai loro pazienti) che da anni ormai prescrivono l'esame dell'antigene prostatico specifico a tutti gli ultracinquantenni. La tribuna è quella del convegno nazionale dell'AIOM a Milano.
Gli oncologi sono stati chiari: ''Il Psa è sconsigliato nel paziente asintomatico'', afferma Orazio Caffo, dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento. Mentre Carmine Pinto, segretario nazionale dell'Aiom, precisa: ''Il Psa è utile invece nei pazienti con malattia avanzata, perché permette di valutare l'efficacia delle cure''. Il motivo di questa posizione su un esame che da molti anni e' diventato routine per tutti i maschi dopo i 50 anni? ''Gli studi clinici internazionali affermano che se alcuni pazienti ne beneficiano - dice Massimo Aglietta, professore di oncologia all' Università di Torino - la maggior parte ne può ricevere un danno''. E precisa: ''In questi anni troppe persone che avevano un tumore insignificante, un 20-30% di forme silenti che non sarebbe mai evoluto in un tumore aggressivo, hanno subito interventi invasivi assolutamente inutili''.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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