Secondo uno studio presentato al 73rd Annual Scientific Meeting dell’American College of Gastroenterology in Orlando, Florida, un nuovo trattamento terapeutico, quando somministrato endoscopicamente ed usato in combinazione con chemioterapia e terapia di radiazione, migliora il tasso di sopravvivenza in pazienti con cancro esofageo localmente avanzato. Kenneth Chang, MD, della University of California Irvine Medical Center ed i suoi collaboratori, hanno condotto uno studio multicentrico sulla sicurezza e l’efficacia a lungo termine di un’iniezione di un agente antitumorale (TNFerade), in 24 pazienti con cancro esofageo localmente avanzato.
I pazienti hanno ricevuto cure standard di chemioterapia e radiazione. Inoltre, i pazienti hanno ricevuto l’agente antitumorale attraverso endoscopia standard o ultrasuono endoscopico che ha guidato l’iniezione direttamente nel tumore esofageo. Il farmaco è stato somministrato una volta/settimana per un totale di 5 trattamenti. Da 5 a 11 settimane dopo il completamento della terapia è stato effettuato intervento chirurgico. I ricercatori hanno monitorato gli effetti di questa terapia combinata osservando gli effetti collaterali, la risposta tumorale e la sopravvivenza in generale ed hanno riscontrato che più tumori erano del tipo adenocarcinoma, tumori localmente avanzati ma ancora potenzialmente candidati a chirurgia. L’agente antitumorale in combinazione con chemioradiazione in questo gruppo di pazienti ha permesso di ottenere una sopravvivenza media di 48.
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