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Sbarca la pubblicità negli studi dei medici di base. Ma l'iniziativa della Fimmg non piace. E' subito polemica

Medicina Generale Redazione DottNet | 24/01/2013 21:48

Arriva la pubblicità negli studi dei medici di famiglia. In alcuni ambulatori sono infatti comparsi poster che invitano a consumare specifici marchi di acque minerali, considerate "salutari". L'iniziativa è il frutto di un accordo siglato dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) con l'azienda a cui fanno capo due acque minerali, Oliveto e Rocchetta.  Un'iniziativa lecita, ma che lascia aperto un interrogativo: è giusto invitare i pazienti a consumare una determinata marca di acqua minerale? I primi a ritenerla "inopportuna" sembrano essere proprio i medici. Anche perché l'iniziativa in questione prevede il sorteggio di un premio, per i camici bianchi che espongono il poster, di 100 crociere per due persone sul veliero 'La signora del vento'.

 Il regolamento del concorso invita infatti i medici che intendono partecipare, a registrarsi in una sezione del sito accessibile solo ai tesserati Fimmg. In questo modo si riceve il materiale promozionale da esporre nella sala d'aspetto. Bisogna però rispettare alcune regole. Innanzitutto, il poster deve essere affisso "in modo che sia ben visibile dai pazienti'. E per dimostrarlo va scattata una foto "che mostri in modo chiaro ed evidente l'avvenuta affissione". Il regolamento parla chiaro: "Il poster deve rimanere affisso e visibile per almeno 365 giorni dalla data di invio della foto".  E il medico che aspira alla crociera è bene che rispetti alla lettera queste regole. L'azienda si riserva infatti "il diritto di annullare la partecipazione al concorso qualora, a seguito di una verifica, il poster non risultasse esposto nei termini previsti". Il messaggio in grande vista al centro del manifesto è eloquente: le acque dello spot “sono preziose alleate per la tua salute. Chiedi consiglio al tuo medico di famiglia".  

Fnomceo e Sigm. ''Domani si riunisce il Comitato Centrale - spiega il presidente della Fnom, Amedeo Bianco - e tra le questioni all'ordine del giorno c'e' anche questa. Discuteremo del caso generale, perche' e' una questione che non riguarda solo la Fimmg e l'acqua, ma tutte le attivita' mediche.

C'e' stato il caso dello shampoo per i dermatologi o del dentifricio per i dentisti''. Il fatto e' che questo tipo di casi non sono coperti dal codice deontologico, ''visto che l'iniziativa non riguarda il singolo medico, cui e' rivolto il codice, ma un'associazione.

E' un problema piuttosto diffuso, che spero verra' definito con il nuovo codice deontologico che verra' revisionato quest'anno''.

Per Claudio Cricelli, presidente della Societa' italiana di medicina generale, ''si tratta di un'iniziativa di cattivo gusto. I medici hanno il loro decoro professionale, e non tutto deve essere messo per scritto, alcune cose non si fanno perche' poco eleganti''. Ma per Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg, si tratta di una polemica eccessiva. ''Il codice deontologico vieta la pubblicita' in termini generali al singolo medico, non alle associazioni. Abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza e pubblicato tutto sul sito, i medici non ci guadagnano. E' un'iniziativa che serve a sostenere i giovani medici e delle borse di studio. Capisco possa essere discutibile, ma non ne vedo la drammaticita'. Se comunque l'ordine dei medici dovesse ritenere la cosa non appropriata, ne prendero' atto e rivedremo l'iniziativa''.

I commenti. Sono proprio i camici bianchi i primi ad essere perplessi: "Non so se ci siano aspetti di illiceità - afferma Guido Giustetto, medico di famiglia di Torino che fa parte dell'associazione 'No grazie pago io' - ma l'iniziativa è inopportuna. Il primo motivo - spiega - è scientifico: non c'è evidenza scientifica della necessità di bere oltre lo stimolo della sete e soprattutto non ci sono studi che dimostrano che l'acqua del rubinetto è peggiore di quella minerale imbottigliata". Per l'esponente di 'No grazie pago io', associazione che ha come obiettivo diminuire l'influenza delle industrie sulle scelte dei medici, c'è poi un problema legato all'immagine del camice bianco. "Se un paziente viene nel mio studio e vede un poster del genere - spiega - pensa che queste acque sono migliori delle altre. Non c'è neanche bisogno che io dica nulla. L'autorevolezza del medico fa gioco e può indurre il paziente a fare determinate scelte".  In materia di pubblicità il codice deontologico dei camici bianchi parla chiaro: "Il medico non può sponsrizzare nessun prodotto anche se in questo caso non farebbe pubblicità in prima persona". . Difficile, quindi per l'Ordine, intervenire: "L'Ordine può agire solo sul singolo professionista, non nei confronti di un soggetto giuridico com'è la Fimmg". Intanto, 'No grazie pago io' ha comunque fatto partire una lettera con destinatari il ministro della Salute Renato Balduzzi e il presidente nazionale dell'Ordine dei medici, Amedeo Bianco, in cui si segnala il caso. C'è da dire che la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) è intervenuta, almeno ufficiosamente. "Abbiamo parlato con il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo - dichiara il segretario nazionale della Fnomceo, Luigi Conte - e gli abbiamo chiesto di 'ritarare' il messaggio su basi eticamente e deontologicamente condivisibili. Milillo si è impegnato a riconsiderare la cosa. Diciamo che, per il momento, è stato un 'abboccamento' ufficioso".  Anche per Conte, l'iniziativa della Fimmg è poco opportuna: "Non è simpatico che un'associazione sindacale esponga il professionista a eventuali sanzioni". Secondo Milillo, che proprio oggi ha ricevuto una lettera del presidente della Fnomceo, "la valutazione di opportunità è personale. Però- sottolinea - se l'iniziativa ha urtato la sensibilità di qualcuno siamo pronti a rivederla. Magari nel punto che più ha sollevato polemiche: la crociera premio. Anche se - precisa Milillo - solo una minoranza dei medici ha partecipato al concorso". Domani si riunisce il comitato centrale della federazione degli ordini e si discute anche di questo, dice lo stesso Conte. "Dalla riunione - aggiunge Conte - dovrebbe uscire qualcosa di ufficiale in merito". Difficile, comunque, che possano partire sanzioni a carico dei medici coinvolti".

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