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Convegno 1 / Aumenta il numero di coloro che hanno problemi di alimentazione

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/07/2008 16:41

Le ragazze non si piacciono, 7 su 10 hanno problemi ad accettare il proprio corpo e sono oltre un milione, si calcola, le donne italiane alle prese con seri problemi di alimentazione, che hanno nomi precisi nella maggior parte di casi: bulimia e anoressia.

Spaventosi gli effetti sulla salute se si considera che, almeno per le donne colpite da quest'ultima, il tasso di mortalità è fino a 12 volte maggiore rispetto a donne sane di pari età. E' l'allarme che arriva dagli specialisti di nutrizione che si sono riuniti a Vicenza per il decimo Congresso Nazionale ANSiSA (Associazione Nazionale Specialisti Scienza Alimentazione). Roberto Ostuzzi, Presidente del Congresso, Presidente ANSiSA e Medico Responsabile Centro Disturbi Alimentari Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (VI) spiega che se è vero che le donne sono le più colpite e che il 20-30% di loro va incontro a una cronicizzazione, preoccupa anche la crescita del numero di maschi che hanno un rapporto difficile con l'alimentazione.

Gli specialisti della nutrizione si interrogano su come intervenire nei prossimi anni per arrestare un trend che sembra ormai consolidato. ''L'Italia - riprende Ostuzzi - non è più il paese dagli ingredienti sani e dalla dieta che tutto il mondo ci invidiava conosciuta come Mediterranea. Oltre alle patologie citate siamo anche noi travolti dal fenomeno chiamato recentemente 'globesità' e comune a tutti i paesi occidentali. E' necessaria un'inversione di rotta che tenga conto delle difficoltà delle persone alle prese con l'ago della bilancia e dei fattori socioculturali che intervengono nella genesi di queste problematiche''.
Tra i fattori familiari va sottolineato la sempre maggiore frequenza con cui si incontrano ragazze che hanno una madre con problemi alimentari, e questo solitamente complica molto le cure. ''Nell'ultimo anno abbiamo registrato che su 100 nuovi casi ben il 20% ha queste caratteristiche. D'altra parte i nostri studi ci dicono che nelle ragazze di 16 anni ben il 70% e' scontento del proprio corpo e vorrebbe dimagrire'' spiega Ostuzzi. E a proposito degli effetti dei corpi scultorei proposti dalle riviste patinate, così difficili da eguagliare perchè lontani anni luce dalla realtà non ci sono dubbi sulle responsabilità; diversi studi dimostrano che le ragazze lettrici abituali di riviste di moda sono più soggette a comportamenti alimentari disturbati. Segno che anche il giro di vite, sul 'giro di vita' delle modelle anoressiche non ha sortito gli effetti sperati. Gli strumenti della terapia sono la riabilitazione psiconutrizionale, la psicoterapia, il recupero di abilità relazionali sociali e familiari, la psicofarmacologia. Ma per arginare la deriva alimentare italiana, secondo gli esperti, è necessario uno sforzo congiunto. Un tavolo di discussione che coinvolga istituzioni e comunità scientifiche in primis, ma anche aziende e media e un ruolo di primo piano agli spazi più importanti per la crescita dei ragazzi come la famiglia e la scuola.

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