Con oltre 300 milioni di pazienti in tutto il mondo, 30 milioni in Europa (con un'incidenza più che raddoppiata nell'ultimo decennio) e 3 milioni in Italia, l'asma si conferma come una delle malattie di maggior impatto sociale.
Sono i dati emersi a Stresa, dal convegno dedicato a questa patologia e ai nuovi approcci terapeutici. Un fattore positivo però, lo ha ribadito Sergio Baldi, direttore del reparto di Pneumologia dell'Ospedale Molinette di Torino, è da riscontrare nei continui progressi nella conoscenza della malattia, che rendono oggi possibile prevenire patologie respiratorie croniche e prescrivere cure migliori. Il riferimento è all'ultimo approccio terapeutico ''Smart'', che prevede la somministrazione associata di budesonide/formoterolo, al bisogno e come terapia di mantenimento, in alternativa ai tradizionali broncodilatatori da utilizzare al momento della crisi. L'efficacia è stata dimostrata da studi clinici effettuati su 12 mila pazienti. Occorre però tener conto, come ha spiegato Baldi, che ''l'asma è una malattia da gestire correttamente: se il paziente interrompe la cura non appena ha un miglioramento, si rischia una cronicizzazione''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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