Un’operazione trasparenza per fare in modo che gli incarichi di sostituzione per la Continuità Assistenziale (ex Guardia medica) siano improntati sui requisiti del merito e sul rispetto delle regole. È questa l’iniziativa lanciata dal sindacato dei medici di famiglia Fimmg Lazio e Fimmg Formazione Lazio, in collaborazione con FederSpecializzandi e SNAMI Lazio che presentano l’operazione trasparenza nell’attribuzione degli incarichi di sostituzione di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) del Lazio.
L’operazione muove i suoi primi passi con una segnalazione congiunta da parte delle principali sigle rappresentative dei medici frequentanti il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, dei medici specializzandi universitari e dei medici di Medicina Generale che segnala le difficoltà incontrate dai giovani colleghi che hanno cercato, invano, di accedere ad incarichi di sostituzione di Continuità Assistenziale portando all’attenzione del mondo sindacale una serie di anomalie che, se confermate, inquadrerebbero una grave situazione di illecito e discriminazione. “La richiesta di trasparenza nell’attribuzione degli incarichi di Continuità Assistenziale che, per molti colleghi, rappresenta la sola fonte di reddito è fondamentale per sostenere i medici disoccupati e quanti, come i medici frequentanti il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, vivono una difficilissima condizione di disagio economico (vista l’esigua entità della borsa di studio di circa 800 euro mensili)”. Ha commentato Marco Nardelli, vice-coordinatore Nazionale Fimmg Formazione. “In questa profonda fase di rinnovamento del SSR – ha spiegato il dott. Nardelli – è impossibile pensare di andare avanti con incarichi attribuiti attraverso presunti favoritismi o conoscenze, serve che vi sia la massima trasparenza ed il rispetto delle regole che, per troppo tempo, sono state calpestate creando delle grosse discriminazioni ed anomalie amministrative a sfavore proprio di quanti hanno più necessità di un maggiore introito economico.
Fonte: fimmg, snami, sigm, terzobinario.it
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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