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Inps, il taglio delle visite fiscali non avrà effetto sui dipendenti pubblici

Medicina Generale Redazione DottNet | 09/05/2013 17:45

L’Inps getta acqua sul fuoco sulle visite fiscali dopo l’allarme lanciato la scorsa settimana dalla Fimmg sulla perdita di posti di lavoro. L’Ente precisa in una nota che “tale decisione non riguarda il pubblico impiego”.

“Il provvedimento adottato dall'Inps – specifica la nota - riguarda solo le visite disposte d'ufficio (non previste per il settore pubblico), mentre l'Istituto continuerà ad effettuare le visite richieste dai datori di lavoro (i cui oneri sono a loro carico)”. Il provvedimento quindi non ha impatto sul  lavoro pubblico. Le visite di controllo sullo stato di malattia per il settore del lavoro pubblico sono disciplinate dall'art. 55 septies del d.lgs. n. 165 del 2001, che prevede sempre visite a richiesta della pubblica amministrazione.

Le pubbliche amministrazioni possono chiedere le visite di controllo alle aziende sanitarie locali o all'Inps pagando il corrispettivo fatturato per ciascuna visita. Le modalità per chiedere il controllo all'Inps sono regolate dalla circolare n. 117 del 9 settembre 2011, che prevede l'inoltro della richiesta in via telematica.  Pertanto, le pubbliche amministrazioni potranno continuare a fare domanda di visita di controllo sia alle Ausl sia all'Inps a seconda del sistema che ritengono più conveniente ed efficace.

Fonte: Inps

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