Fare la spesa costa sempre di più (almeno il 7,41% in più dal 2002 al 2006) e così nel carrello del supermercato finiscono sempre meno pane, carne, zucchero, olio, caffè, frutta e ortaggi, mentre trovano posto i cibi più economici.
Si guarda, insomma, più alla convenienza del costo che alla qualità e la prima conseguenza di una dieta sempre più lontana dal modello mediterraneo e sempre più allineata su quello americano è l'aumento dell'obesità. Se non si correrà ai ripari, nei prossimi anni questa tendenza non potrà che aumentare, hanno detto gli esperti riuniti a Roma, nel convegno su alimentazione e prevenzione organizzato dall'associazione Giuseppe Dossetti. ''L'emergere di nuove povertà è fortemente assecondata dal problema della crescita esponenziale del costo della vita'', ha rilevato il segretario nazionale dell'associazione, Claudio Giustozzi. Il risultato sarà un aumento progressivo dei disturbi dovuti alla cattiva nutrizione, primo fra tutti l'obesità, ma anche diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi, anemie, con il conseguente aumento della spesa sanitaria. POVERE DUE FAMIGLIE SU DIECI: Si calcola che circa il 20% delle famiglie italiane viva in condizioni di povertà e che, a seconda del reddito, si spendano in cibi e bevande fra 775 e 1.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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