“I medici di medicina generale, proprio perché prossimi ai bisogni di salute e alle concrete situazioni di vita dei cittadini, costituiscono un indispensabile elemento di tutela attraverso la propria opera quotidiana, ma anche attraverso la conoscenza e la riflessione che ne deriva”, afferma il ministro della Salute in un messaggio inviato al Convegno organizzato da Fimmg e Simpesv (Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di vita).
Il meeting si è svolto a Roma venerdì scorso ed era dedicato a La cronicità, la polipatologia, gli stili di vita sani: una sfida per la medicina generale. Lorenzin, riferendosi ai sindacati di medicina chiede “la collaborazione di tutti per continuare a preservare la funzione primaria del sistema sanitario di prevenire e cercare di temperare anche gli effetti della crisi sulle condizioni di salute della popolazione”. Fondamentale, dunque, il ruolo della medicina generale, come ha sottolineato Giacomo Milillo, segretario Fimmg: “in seguito ai grandi cambiamenti della società avvenuti negli ultimi anni, abbiamo scelto di dare un nostro contributo corposo, mettendo in campo un progetto di ‘rifondazione’ della medicina generale che ha come base il passaggio da una medicina d’attesa a una medicina d'iniziativa, che sappia prendersi cura della persona e quindi della sua salute nella sua globalità”. Una medicina di iniziativa che, ha detto ancora Milillo, “in termini di risparmio può dare molto di più di quanto non si ottenga con dispositivi e tecnologia”. La Simpesv offre ai medici di famiglia gli strumenti più adeguati per la propria attività, rivolta ai cittadini “reali” che sempre più presentano situazioni di cronicità e di sovrapposizione di diverse patologie.
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Fonte: Fimmg
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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