Il piano per rendere la sanità totalmente elettronica, ha spiegato Brunetta, passa per tre punti: ''entro giugno 2010 ci sarà la connessione in rete di tutti i medici di medicina generale: sono oltre 55.000, e il 40% di questi è già in rete. Pensate a che potenziale di know how, di efficienza e di competenze si può raggiungere''.
Il secondo punto, da realizzare entro il 31 dicembre 2009, è il passaggio del certificato di malattia da cartaceo a digitale: una cosa pensata ''perchè credo ci sia ampio margine di miglioramento nella parte di organizzazione di lavoro del sistema. Questo perchè nel lavoro pubblico il certificato cartaceo lo porta il dipendente al rientro, al suo datore di lavoro, ma con quali controlli?''. Con il passaggio al documento digitale ''c'è un miglioramento, perchè i certificati arriveranno in tempo reale e quindi permetteranno l'immediato controllo''. La digitalizzazione riguarderebbe, aggiunge il ministro, anche le prescrizioni farmaceutiche. L'ultimo punto è l'introduzione graduale in tutto il Sistema sanitario, a partire dal 2009 e fino al 2010, del fascicolo sanitario elettronico.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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